A Imola un "laboratorio" per ripartire dopo la crisi da coronavirus

Imola

IMOLA. Imola come laboratorio per la ripartenza del mondo economico e sociale. “Dare corso ad un momento di riflessione comune sulla ripresa produttiva e sociale della nostra città”. Con queste parole il commissario straordinario al Comune di Imola, Nicola Izzo ha sintetizzato l’obiettivo dell’incontro che ha promosso ieri, in videoconferenza, con il mondo delle imprenditoria locale, dell’associazionismo economico, del sistema bancario e delle fondazioni bancarie, a cui farà seguito analogo momento di confronto con le organizzazioni sindacali e con i vertici dell’Ausl. L’incontro nasce sulla base di una lettera che nelle scorse settimane il commissario straordinario aveva inviato ai soggetti sopra indicati, oltre che, per conoscenza, al vescovo di Imola Giovanni Mosciatti. “Non vi può essere confusione, la ripresa delle attività produttive necessita, mai come ora, di armonia, di sinergie, di determinazione, di progetti in cui il mondo del lavoro ed imprenditoriale siano uniti e protagonisti di uno sforzo comune che non dia spazio allo sconforto e che sappia infondere la forza e l’entusiasmo per reagire e far ripartire la città”  aveva scritto il commissario.

Un obiettivo per raggiungere il quale “la Casa Comunale, seppur in una fase di transitoria gestione, che però ora si allungherà ben oltre la primavera inizialmente prevista, vuole e deve essere collante, vuole essere presente per testimoniare la sua vicinanza a tutti i cittadini, deve essere presente per assicurare la presenza delle Istituzioni nel tessuto civico e così porsi al servizio di tutti nel dare corpo, sin da subito, ad un dialogo costruttivo attraverso tavoli di confronto tra tutti gli attori della prossima rinascita” ha spiegato Izzo.

“Di fronte ad un evento nuovo, imponderabile e sconosciuto – ha aggiunto - ho ritenuto un dovere unire le migliori energie produttive, sindacali, sanitarie per affrontare i problemi che condizioneranno la ripresa, garantendo la sicurezza del lavoro, in ogni senso e costruire un luogo istituzionale di incontro territoriale di stimolo al confronto e portavoce di proposte della città e del suo territorio anche nei confronti della Città metropolitana e della Regione”.

Il quadro di partenza. All’interno dell’emergenza Coronavoris, Imola presenta dati non così tragici come altre realtà. “Una condizione territoriale favorevole grazie alla capacità della risposta in campo sanitario, alla tutela delle case di riposo per anziani, alla responsabilità dei cittadini, al contributo del mondo del volontariato, all’azione di vigilanza delle forze dell’ordine nazionali e locali” analizza il commissario. Nel contempo, la realtà imolese si caratterizza per la presenza di un sistema imprenditoriale che va dalla piccola alla grande impresa, che ha settori produttivi molto diversificati fra loro, e mercati che spaziano da quello locale ai livelli internazionali.

Tutte peculiarità che fanno dire al Commissario Izzo che “Imola può essere un laboratorio della ripresa”. In questo contesto, l’idea è di individuare alcuni punti fermi da cui ripartire. “Il mio è un appello per una ripartenza solidale, che intersechi tutti i settori della realtà imolese, intercetti il disagio e favorisca una rapida ripresa”. Da qui l’idea di “superare la crisi con un progetto comune per la città, che veda tutti i protagonisti insieme per aiutare il territorio, ricercando i campi in cui valorizzare le sinergie locali, definendo anche quali provvedimenti comunali possono essere di aiuto al territorio in una fase di ripartenza”.

Il vescovo Mosciatti, fa sapere il Comune in una nota, ha espresso il suo apprezzamento per questa occasione di parlare insieme, definendola un’opportunità eccezionale, ribadendo l’importanza di ripartire insieme, perché c’è bisogno l’uno dell’altro. Simile apprezzamento è stato espresso anche tutti gli altri intervenuti, che hanno sottolineato l’importanza del metodo scelto, di lavorare insieme e di avere un luogo istituzionale che faccia da raccordo per le istanze di tutto il territorio, facendosi anche portavoce nelle sedi decisionali fuori da Imola. Con i loro interventi, i rappresentanti del mondo delle imprenditoria locale, dell’associazionismo economico, del sistema bancario e delle fondazioni hanno permesso di delineare un primo quadro della situazione in ambito locale. Da parte di tutti è emersa la forte volontà di ripartire, in un quadro di regole nazionali e regionali che siano il più possibile certe e definite, nel pieno del rispetto di tutte le misure per la tutela della salute dei lavoratori.

Nel percorso che porta al 4 maggio, ci saranno una serie di incontri di settore, con i responsabili delle categorie che vorranno entrare più nello specifico sul progetto con suggerimenti mirati alle attività socio economiche rappresentate. Nei prossimi giorni oltre a questi, il commissario terrà analoghi incontri con le  organizzazioni sindacali e con i vertici dell’Ausl di Imola e altri incontri mirati per settore, in particolare con le associazioni di categoria, saranno messi in calendario dopo il 4 maggio, alla luce dei nuovi provvedimenti che prenderà il governo nazionale per la fase 2.

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