A Imola "spettacoli senza animali", ma espongono le tigri

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L’arrivo a Imola del circo Armando Orfei, con tre tigri al seguito che è possibile vedere durante gli intervalli degli spettacoli pagando un euro, fa gridare allo «scandalo» il segretario cittadino e consigliere comunale della Lega Riccardo Sangiorgi, che accusa il circo di «attività immorale», con «le anziane tigri ancora oggi sfruttate per fare cassa», e l’Amministrazione di «totale indifferenza» di fronte a «interessi dell’industria circense più importanti della tutela del benessere animale». Dal canto suo, Orfei è molto tranquillo: «Siamo perfettamente in regola, prima di arrivare a Imola abbiamo presentato tutta la documentazione necessaria, e le tigri non fanno parte dello spettacolo – commenta –. Queste persone hanno solo bisogno di visibilità».

«Spettacolo senza animali»

Sulla possibilità di guardare le tigri negli intervalli dello show, «non si può immaginare la quantità di richieste che riceve il centralino – continua il titolare del circo –. E abbiamo pensato di chiedere un contribuito minimo come aiuto per il loro mantenimento. Veramente minimo, considerando che le tigri mangiano due quintali di carne a settimana». Contemporaneamente, «ci sono anche un sacco di persone che rinunciano a venire quando spieghiamo loro che facciamo uno spettacolo senza animali, perché hanno in mente il circo tradizionale – osserva –. Nonostante la storia della nostra famiglia, abbiamo fatto la scelta di creare uno spettacolo con acrobati, clown, equilibristi, funamboli, giocolieri, eccetera. Nei nostri manifesti e nel materiale pubblicitario non compare alcun animale. È stata una decisione nostra, nessuno ci ha obbligato».

«Tigri sono famiglia»

In merito alla presenza delle tigri, «sono animali in pensione – spiega Orfei –. Sono nate con me, la più grande ha quindici anni (quando in natura una tigre vive dagli otto ai dieci anni), e sono due anni che non fanno più spettacoli. E moriranno con me: le manterrò fino all’ultimo, perché fanno parte della mia famiglia e quando un animale diventa anziano non lo si abbandona. Vengono regolarmente seguite da un veterinario, sono visitate dai servizi forestali di tutte le regioni in cui facciamo tappa, e se le Aziende usl vogliono venire a fare un controllo non c’è alcun problema». Inoltre, «gli spazi che hanno a disposizione sono regolari. Anzi, di più, perché erano otto esemplari, di cui cinque morti per anzianità – aggiunge, citando la convenzione di Washington che fissa gli standard da rispettare –. Il tir è coibentato e riscaldato. Hanno spazio all’esterno e rimangono fuori per gran parte della giornata, prima di farle rientrare alla sera per sicurezza. E durante l’estate aggiungiamo una piscina». Fra l’altro, «abitualmente, fra una tappa e l’altra, facciamo rientrare le tigri in un terreno di nostra proprietà proprio per farle riposare ulteriormente – sottolinea –. Lo faremo probabilmente già oggi», anche se il circo si ferma a Imola fino a domenica.

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