A Frida Bollani Magoni il Premio Mei: "La musica è la mia vita"

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Un’artista speciale, con un talento musicale a 360 gradi, ma anche forza e determinazione (ipovedente dalla nascita ha sviluppato uno straordinario senso musicale). È Frida Bollani Magoni, figlia d’arte, che anche in occasioni come il Premio Tenco e la Festa della Repubblica nei giardini del Quirinale ha mostrato di avere tutte le qualità per una piena affermazione delle proprie doti di pianista e cantante.

La giovanissima artista toscana (18 anni compiuti il 15 settembre) riceverà il 1° ottobre alle 21 al teatro Masini, ospite del concerto omaggio a Ivan Graziani, il Premio Mei per il miglior esordio discografico dell’anno per l’album Primo tour.

Frida, cosa si prova a ricevere questo riconoscimento dal Mei che premia i giovani talenti emergenti della musica indipendente?

«Si prova certamente una grande emozione, la musica è la mia vita, quindi ha per me un grande significato».

Fin dalle sue prime esibizioni ha colpito il pubblico con l’esecuzione di brani come “Hallelujah“ di Leonard Cohen, “Caruso” di Dalla, “La cura” di Battiato. Da cosa si sente legata ad essi?

«Forse il fatto di ricordare questi artisti con emozione perché scomparsi, ma anche quella che deriva dal ricordo delle mie prime esibizioni, come il primo concerto fatto cantando con i miei genitori (Stefano Bollani e Petra Magoni, ndr). Sono canzoni che rappresentano il mio mondo musicale, ma dal vivo eseguo anche brani miei».

Che cosa vuol dire sentirsi un’artista “indipendente”?

«Vuol dire tanto essere libera. Mi piace immaginare il mio nome scritto come “Freeda”, con un senso di libertà. Anche per questo aspiro a diventare polistrumentista per essere una musicista sempre più autonoma e completa nell’esecuzione e nella scrittura».

Si sente sempre più legata alla passione per il jazz?

«Mi ritengo posta tra i jazzisti, avendo partecipato a vari festival e per ascendenza familiare. Ma sono anche pop. Non mi piace definirmi con un genere, perché alla fine la musica è la musica. Quindi mi considero una musicista pop tra i jazzisti».

Il suo approccio alla musica è apparso anche ironico e ludico, come ha mostrato alla trasmissione “Via dei matti’ eseguendo con suo padre la “Canzone del nulla”, che lei scrisse a 8 anni sognando potesse diventare un musical.

«Da bambina mi ero messa a scrivere testi sul concetto di nulla come una sorta di filosofia. Rileggendoli adesso mi sembra di avere personificato il nulla quasi come un essere umano. Era un gioco, ma ho ancora molti brani rimasti inediti negli anni. Diventerà un giorno un vero musical? Chissà».

Cosa dirà al Mei ai giovani musicisti che trovano difficoltà ad affermarsi in momenti non facili per la musica?

«Non è semplice dirlo – conclude Frida –. Mi fa pensare che la cosa più importante è continuare a studiare e suonare tentando tutte le strade possibili, ce ne sono tante. I tempi sono difficili. Ma quest’estate ho tenuto quaranta concerti live. Noi artisti siamo un po’ sognatori, non smettiamo di sognare».

Giacobazzi:stasera specialesu Italia Uno

Mediaset ha definito la programmazione in palinsesto dello special dedicato a Giuseppe Giacobazzi. Il programma andrà in onda questa sera in prima serata su Italia Uno. Lo special, prodotto da Massimo Zoli di Ridens Produzioni, è stato registrato al teatro Masini di Faenza. Per dare vita a uno scalcagnato varietà ispirato a quelli degli anni 60, il famoso comico romagnolo condividerà il palco con alcuni ospiti d’eccezione, tra cui il cantautore e presentatore toscano Lorenzo Baglioni, che tornerà a Faenza domenica 2 ottobre, in occasione del Meeting delle etichette indipendenti per condurre il Festival della musica educante.

La regia del programma è affidata a Marco Beltrami, già regista di “Zelig”, “Verissimo” e tanti altri fortunati programmi televisivi.

Giacobazzi ha voluto ringraziare tutto il caloroso pubblico che ha riempito il teatro lo scorso 30 agosto, in occasione della registrazione del programma.

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