A Faenza "Giselle" in esilio dello Ukrainian Classical Ballet

Arriva una grande “Giselle” al teatro Masini di Faenza: il 16 maggio infatti lo Ukrainian Classical Ballet (ore 21) fa rivivere sul palco manfredo una delle più famose storie d’amore del balletto romantico, con musica di Adolphe Adam e coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot. Nel 1880 poi Marius Petipa la riprese e debuttò con la nuova produzione a San Pietroburgo. Nell’allestimento dell’Ukrainian Classical Ballet, con la direzione artistica di Ivan Zhuravlov, Giselle è interpretata da Olga Golitsya, pluripremiata étoile dell’Opera Nazionale dell’Ucraina “Tara Shevchenko”, mentre Albrecht è Iurii Kekalo, solista dell’Ukrainian Classical Ballet, ballerino dell’Hungarian State Opera dal 2012 e in passato solista dell’Opera Nazionale dell’Ucraina. Portare la compagnia a Faenza e in altri teatri dell’Emilia-Romagna è stata un’idea dell’assessore regionale Mauro Felicori. La sollecitazione rivolta all’Amministrazione faentina e ad Accademia Perduta/Romagna Teatri che gestisce il teatro Masini, ha generato a sua volta una cordata con il duplice obiettivo dell’arte e della solidarietà. «All’invasione russa – spiega infatti Felicori – si è scoperto che in Europa erano in tournée molte compagnie ucraine, impossibilitate a tornare in patria. L’idea quindi è stata quella di far lavorare questi artisti, per dare loro modo di sostenere se stessi e le famiglie in patria, e per fornire ai nostri concittadini uno spettacolo di altissimo livello, garantito dalla formazione della scuola di danza ucraina». E mentre sono già sei le date promosse in Emilia-Romagna e una simile gara di solidarietà si è mossa nei confronti del del Circus-Theatre Elysium di Kiev con il suo “Alice in Wonderland”, Ruggero Sintoni, direttore artistico di Accademia Perduta, dal canto suo ha chiamato a raccolta gli amici del Masini: il gruppo Tampieri, le due scuole faentine Dance Studio e Faenz’a Danza, che hanno contribuito economicamente alla realizzazione dello spettacolo attraverso l’Art Bonus. Grazie a loro quindi a Faenza a breve arriverà “Giselle” «di cui è stata protagonista Carla Fracci – ricordano le direttrici delle due scuole, Luna Ronchi e Federica Zani – e la cui prima interprete fu proprio un’italiana, Carlotta Grisi. Per noi, oltre alla motivazione artistica molto importante è sentirci pienamente parte attraverso il nostro contributo, della nostra comunità, che attualmente ospita circa 400 profughi. E alcuni di essi, ragazze e bambini, sono stati accolti gratuitamente dalle nostre scuole di danza». “Giselle”, quindi: ma il programma originario prevedeva “Il lago dei cigni” di Cajkovskij, di origini ucraine da parte di padre… «Il Ministero della Cultura ucraino ci ha proibito di mettere in scena l’opera di un russo – spiega però Natalja Jordanov, responsabile della compagnia – una decisione clamorosa a cui abbiamo reagito scrivendo a Zelensky ed esprimendogli il nostro rammarico. Questa situazione va a incidere infatti sul presente ma anche sul futuro della cultura, e se queste condizioni permarranno, non avremo altra scelta: noi, compagnia di Stato, dovremo licenziarci e chiedere asilo politico alle nazioni in cui attualmente ci troviamo, con tutte le conseguenze per noi, per le nostre famiglie, ma anche per il nostro paese». «E anche questa è la follia della guerra – commenta Sintoni e con lui l’assessora Milena Barzaglia – che rende ostaggio delle parti in conflitto la cultura, un patrimonio universale». Biglietto: 30-20 euro. Info: 0546 21306

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui