Fotografie, video, misurazioni, un’analisi attenta di dove è stato ritrovato il corpo decapitato di Franco Severi, 53 anni, a fine giugno dell’anno scorso. È quanto ha prodotto il sopralluogo chiesto dalla difesa di Daniele Severi, fratello di Franco, in carcere con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Ieri mattina nell’abitazione di Ca’ Seggio, frazione di Civitella, c’erano, appunto, gli avvocati Massimiliano Pompignoli e Maria Antonietta Corsetti, che difendono il 64enne. Con loro anche il sostituto procuratore Federica Messina, titolare dell’indagine sull’omicidio e che coordina i carabinieri della Compagnia di Meldola e del Nucleo investigativo provinciale. Sul posto pure il legale Max Starni, che insieme a Massimo Mambelli, difende alcuni degli altri fratelli Severi, quelli che con Daniele hanno aperte cause penali in Tribunale. Testimonianza di un clima teso tra Daniele e i familiari che sarebbero un punto focale dell’omicidio secondo l’accusa.
A otto mesi dal macabro ritrovamento, quindi, il casolare dove Franco viveva e dove è stato trovato morto, è tornato ad animarsi. Rimossi per quasi due ore e subito dopo riposizionati i sigilli che tengono lontani estranei.