A Cesenatico stabilimenti balneari e lungomare allagati

Cesenatico

Le forti mareggiate di questi giorni non danno tregua. Ieri dalle 11 alle 14, in coincidenza con il picco di alta marea a più 40 centimetri sul medio mare, l'acqua è arrivata ovunque lungo la spiaggia fin dentro gli stabilimenti balneari, specie a Valverde e a Villamarina, allagando anche viale Carducci. Preoccupazione in vista della riapertura delle porte vinciane.

Gli interventi tampone sono serviti invece a non allagare i piani bassi e interrati dei condomini. «In pratica da mercoledì 6 ottobre siamo in servizio h24, a monitore lo stato del mare e gli effetti della burrasca lungo tutti i 7,5 chilometri della spiaggia cesenaticenese - dettaglia Paolo Ingretolli, responsabile del servizio protezione civile comunale -. Con noi ci sono i volontari di Radio soccorso, il personale di Cesenatico Servizi e i terzisti attrezzati con ruspe e pale meccaniche pronti a intervenire”».

Critica è la situazione di Valverde. Il Bagno Andrea è il punto più basso in quota rispetto al piano di campagna ed è tra quelli finiti sott'acqua con le onde che hanno raggiunto la strada. Richiama Ingretolli: «C'è stata una recrudescenza di vento e maltempo, abbiamo dovuto transennare viale Carducci allagato dal mare».

Attorno alle 10 di venerdì il forte grecale si ha fatto di nuove sentire: ha soffiato da nord-est a 53 chilometri orari, con un'altezza d'onda sia sotto costa che al largo di oltre 3 metri d'altezza. Alle 12,15 in coincidenza con il picco di marea (a + 40 cm) il mare ha esondato in più punti. Quasi tutti gli stabilimenti sono stati raggiunti dal mare, quelli di Villamarina e Valverde sono quelli che sono andati peggio. Hanno invece retto le barriere di sabbia realizzate giovedì per far fronte all'emergenza mareggiate davanti alla colonia XII Stelle a Ponente.

Salvo una nuova recrudescenza del maltempo le porte vinciane torneranno a riaprirsi come previsto domenica sera alle 22. E vista la durata di quattro giorni intensi di burrasca in mare, da nord-est, senza soluzione di continuità, le correnti marine potrebbero aver depositato tanta sabbia e detriti sott'acqua, alla base delle porte vinciane, tanto da porre un eventuale ostacolo alla regolare riapertura.

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