Rissa sul bus, a Cesenatico preoccupazioni per la sicurezza: "Sempre la stessa storia"

C’è molta preoccupazione a Cesenatico. Ogni anno la stessa storia: la stagione viene “battezzata” con una rissa violenta che avviene sempre prima nel tempo, le risposte sui rinforzi dagli uffici centrali sono sempre più vaghe e in ritardo, sia rispetto alle esigenze che riguardo al calendario. Con il risultato che la prima rissa di stagione avviene quando ancora non si sa se e quando aprirà il posto di polizia estivo, ormai un simulacro di se stesso dei bei tempi, e se ci saranno rinforzi per gli altri corpi. Nel 2020 la maxi rissa in piazza Costa di cui ancora non si sa quanti sono stati i denunciati è stata poco prima di metà giugno; l’anno scorso le bottigliate in testa ai Giardini al Mare nel ponte del 2 giugno; quest’anno si è iniziato il 21 maggio. Il sindaco Matteo Gozzoli sembra un “grafomane”, tante sono le lettere che ha scritto negli anni per sensibilizzare gli enti superiori. «Il problema della sicurezza e dei rinforzi - racconta con un po’ di scoramento - lo abbiamo sottoposto da mesi anche a prefettura e a questura, ma al momento non abbiamo informazioni precise. Le prospettive non sono rosee. Il posto di polizia estivo, se così lo possiamo ancora chiamare, dovrebbe prevedere solo alcuni servizi che vengono a fare gli agenti da Cesena e da Forlì. A complicare il tutto la comunicazione della ministra Lamorgese di non fare posti di polizia nei Comuni non capoluogo. Ma è proprio dove ce ne è più bisogno. Nei capoluoghi la presenza delle forze dell’ordine è già più strutturata, nella Riviera cesenate quest’anno speriamo di tornare a totalizzare 5 milioni di presenze all’anno e serve dare sicurezza». Aggiunge Gozzoli: «Noi faremo la nostra parte con la polizia locale: da inizio giugno ci sarà l’assunzione di stagionali, ci occupiamo di antiabusivismo e antidegrado, facciamo servizi di concerto con i carabinieri, stiamo programmando di raddoppiare le pattuglie notturne, una fino all’1 e una fino alle 3, o se riusciamo entrambe fino alle 3 al venerdì e al sabato sera. In più stiamo incontrandoci con i gestori dei locali notturni che potrebbero mettere a disposizione degli steward. Inoltre stiamo verificando di fare servizi ad hoc come in passato alle fermate dei bus per contrastare l’abuso di alcol». Rissa, interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale: sono almeno tre i capi di imputazione di cui dovrà rispondere il 17enne algerino che ha scatenato il far west in un autobus di linea di Start Romagna sabato poco dopo le 19. E di rissa saranno accusate anche le altre persone coinvolte nella scazzottata, una volta che i carabinieri di Cesenatico avranno completato la visione delle telecamere del mezzo di trasporto pubblico e individuato i coinvolti.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui