A Cesenatico il centro di primo soccorso per tartarughe

Il premio a un pescatore che in dieci anni ha messo in salvo ben duecento tartarughe. La realizzazione di un “Centro di primo soccorso” sul porto canale, con affaccio sullo Squero, per il recupero di questi rettili marini. Il ritorno in mare dalla spiaggia del “Sun Gate” di Sofia, una Caretta Caretta di 5 anni rimasta intrappolata a dicembre in una rete. È la cronaca della mattinata di ieri.

A Cesenatico si prepara a prendere casa il progetto nato dall'incontro tra Fondazione Cetacea, Comune, Legambiente, cooperativa “Casa del Pescatore”, associazione Ama. Si tratta del “Centro di primo soccorso” della fondazione riccionese, di cui è prossima l'apertura. Se ne è parlato al Museo della marineria, alla presenza di una nutrita rappresentanza di volontari, consapevoli che partendo dalla salvaguardia di tartarughe marine e cetacei passa la salute e la qualità dell'ambiente marino e dell'uomo. A insidiare la vita della tartarughe in mare sono le reti dove accidentalmente finiscono catturate, come anche la plastica e il nylon che scambiano per cibo e meduse. . Il presidente di Legambiente Francesco Occhipinti ha motivato quanto sia importante avere un punto di riferimento a Cesenatico, in posizione baricentrica nella costa regionale. E al punto di appoggio potranno far capo i volontari.

Poiil riconoscimento: il premio "alla carriera" a Massimo Rossi, comandante del motopeschereccio Rimas, per la sua collaborazione di 10 anni con la Fondazione Cetacea, che lo ha portato a salvare 200 tartarughe, oltre a sensibilizzare i suoi colleghi pescatori.

Poi il trasferimento in spiaggia, dove Sofia era in paziente attesa di essere liberata in mare. Una tartaruga di 5 anni, di 8 chili di peso, che a dicembre aveva rischiato di affogare dentro un rete, ma che dopo un periodo di riabilitazione e tornata ieri a vivere nel suo mare. Nell'alto Adriatico si stima una popolazione di circa 45.000 tartarughe.