A Cesena un bombardamento... di coccinelle contro gli afidi

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Bioindicatori di qualità ambientale a salvaguardia del verde urbano. L’Amministrazione comunale e la Polizia Locale di Cesena-Montiano rinnovano anche quest’anno il lancio di coccinelle nel parco che circonda il Comando della Pl in difesa dei tigli attaccati dai “pidocchi delle piante”.

“Le coccinelle  – commenta l’Assessora alla Sostenibilità ambientale Francesca Lucchi – sono attivi predatori di insetti e acari. Per questa ragione sono impiegate nella lotta biologica, ovvero nel controllo di una specie dannosa per le colture da parte di un suo antagonista naturale. In più, come avviene in quest’area di Cesena,  la loro presenza garantisce la buona salute dell’habitat e per questo vengono utilizzate  come bioindicatori della qualità ambientale. Su queste basi, per il quarto anno consecutivo, grazie alla collaborazione di Bioplanet, siamo intervenuti con l’intento di tutelare l’ambiente, evitando il ricorso ai pesticidi chimici, tenuto conto anche del fatto che il ‘bombardamento’ è avvenuto in una zona sensibile, dove sono presenti, fra gli altri, due cliniche e un casa di riposo”. I benefici della lotta biologica infatti si estenderanno naturalmente anche alle piante lungo le strade circostanti, perché le coccinelle si diffonderanno in tutta l’area. 

“Abbiamo rilasciato – commenta Paolo Petracci di Bioplanet – 1200 coccinelle adulte della specie adalia bipunctata per contrastare gli afidi degli alberi situati nella zona. Questi insetti, che si nutrono di afidi, a loro volta produrranno le uova che una volta schiuse, impiegheranno qualche settimana per arrivare all'età adulta. Gli adulti più voraci arrivano a divorare fino a 100 afidi al giorno. In mancanza di un intervento efficace la pianta soffrirebbe anche a causa della presenza della ‘melata’, sostanza zuccherina emessa dagli afidi su cui si sviluppano funghi nocivi che creano problemi alla pianta”.

L’azienda cesenate Bioplanet, unica biofabbrica italiana delle cinque presenti in Europa, è nata nel 1999 ed è rappresentata da 10 soci con circa 100 dipendenti. Al centro dell’azione c’è la diffusione della lotta biologica integrata in agricoltura e altri settori, in alternativa ai metodi di difesa fondati sulla chimica.

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