A Cesena spuntano simboli artistici di pace

La voglia di pace passa anche da piccoli gesti che coinvolgono e citano arte e architettura. Ne è un esempio l’opera di Anton Roca “Tavolo/Europa 2001” collocata all’ingresso di Palazzo Albornoz. Da qualche giorno è stata impreziosita da un nastro con i colori giallo azzurro dell’Ucraina sull’angolo in basso a sinistra, e da un nastro nero sull’angolo a destra. Accanto all’opera sono collocate copie della Costituzione Italiana che l’Amministrazione invita a leggere. Compreso l’Articolo 11 che recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali….”. La grande opera dell’artista catalano di origine, romagnolo di adozione, è stata dunque individuata, da volenterosi sconosciuti, come esempio di pace, quale di fatto è. Mostra infatti una grande tavola con tovaglia bianca e, seduti attorno, tanti commensali di etnie diverse, a raccontare una Europa in trasformazione. Quell’Europa che oggi si pretende compatta contro una guerra ancora più assurda di prima. «Mi fa piacere che qualcuno abbia individuato il mio quadro come simbolo contro la guerra - ci dice Anton - sarei pure contento di conoscere chi, o coloro, hanno avuto questa idea, e quale è stata la reale motivazione che li ha spinti».

In queste ore a Cesena un maxi gonfalone contro la guerra è stato posto anche all’ingresso del teatro Bonci. Sopra l’ingresso sventola anche una bandiera della pace. cla.ro.

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