A Bologna uno dei più celebri violoncellisti di oggi, il londinese Steven Isserlis

BOLOGNA. Torna a esibirsi all’Auditorium Manzoni per la Stagione Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna uno dei più celebri violoncellisti di oggi, il londinese Steven Isserlis, che ha suonato con orchestre come i Berliner e i Wiener Philharmoniker o la London Philharmonic, ma è anche noto come scrittore di libri sui grandi compositori e di favole musicali per bambini. Dopo il debutto con il Concerto di Elgar nel 2018, per l’appuntamento di domenica 6 marzo alle ore 16 Isserlis interpreta il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in la minore op. 33 di Camille Saint-Saëns. Pagina romantica tra le più celebri per lo strumento, è tra le più apprezzate e suonate da grandi solisti fin dalla sua prima esecuzione, avvenuta nel 1873 a Parigi alla Société des Concerts du Conservatoire, con Auguste Tolbecque al violoncello, dedicatario del brano, ed Édouard Deldevez sul podio.

Altro gradito ritorno con l’Orchestra del Teatro Comunale, dopo il concerto nell’“Autunno Sinfonico” dello scorso ottobre, per il giovanissimo direttore d’orchestra belga Martijn Dendievel, che propone anche la Suite per orchestra Ma Mère l’Oye di Maurice Ravel e la Sinfonia n. 1 in sol minore op. 13 “Sogni d’inverno” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Classe 1995, vincitore del Deutscher Dirigentenpreis 2021, Dendievel dirige dall’età di undici anni, suona il violino – oltre al violoncello – da quando ne aveva tre, ed è già salito sul podio di grandi orchestre come la Royal Concertgebouw di Amsterdam, la Tonhalle di Zurigo e la London Symphony.

Nato come brano di facile esecuzione per pianoforte a quattro mani, ispirato a note fiabe francesi secentesche, Ma Mère l’Oye venne trasformato da Ravel in una suite orchestrale nel 1911 e poi in una orchestrazione per balletto. Intitolata da Čajkovskij “Sogni d’inverno”, la Prima Sinfonia restituisce un’atmosfera nordica, intuibile già dal primo tema affidato al flauto e al fagotto. La gestazione dell’opera fu molto travagliata. Nel 1866 il compositore lavorò a una prima versione diretta a Mosca da Nikolaj Rubinštejn nel 1868, e vi mise nuovamente mano nel 1874 per creare una seconda versione definitiva, eseguita per la prima volta solo nel 1883 – ancora a Mosca – con Max Erdmannsdörfer sul podio.

I biglietti – da 10 a 40 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Ingresso Piazza Verdi), dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15; il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo. Info: www.tcbo.it / https://www.tcbo.it/eventi/stagione-sinfonica-2022-dendievel/ Il prossimo appuntamento sinfonico della Stagione è in programma il 10 marzo con il doppio debutto del direttore Ido Arad e della violinista Veriko Tchumburidze con l’Orchestra del Teatro Comunale.

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