Sul Ferragosto di Cervia c'è l'ombra dell'Albania

Sabato è il grande giorno per il turismo: scatta l’esodo. Gli albergatori aspettano con ansia le ultime prenotazioni, soprattutto quelle che arriveranno ad orario scaduto, senza però nominare la parola “pienone” per scaramanzia. Almeno per una settimana ci si aspetta comunque un freno al pendolarismo a favore della stanzialità. Ma a guastare la festa ci si mette l’Albania. Prezzi bassi e spiagge affollate caratterizzano una nuova e temibile concorrente, situata dall’altra parte dell’Adriatico. «Quest’anno va di moda esaltare l’Albania - sottolinea il presidente di Federalberghi, Gianni Casadei -, però a nessuno viene il dubbio che prezzi così vantaggiosi siano il frutto di una fiscalità più favorevole, con costi del personale e contributivi infinitamente minori? O il Governo mette mano a un riordino del settore, capendo che gli stagionali non sono più in grado di rispettare gli stessi adempimenti e i costi delle aziende annuali, o salta il tappo». Meno costi per le strutture stellate, dunque, che si traduce in un minore carico fiscale. Altrimenti prevarrà il lavoro sommerso, ma sarà pure difficile trovare il personale. Ritornando al periodo Ferragostano, le aspettative sono molte, e nel dopo alluvione il mese centrale dell’estate diventa fondamentale per risanare i conti. «Finalmente è arrivato il Ferragosto - conferma il presidente -, a riportare un po’ di sorriso sul viso tirato degli operatori. E’ ancora presto per dire se sarà tutto esaurito, anche se ci sono buone probabilità. Di sicuro c’è che la richiesta media di soggiorno tende sempre più a calare, con grandi difficoltà nel far combaciare disponibilità e richieste, per minimizzare i giorni in cui le stanze restano vuote. Si tratta di operazione complesse che richiedono sempre più tempo moltiplicando i margini di errore». «Comunque sul Ferragosto splenderà il sole anche per la stagione 2023, nonostante una campagna di disinformazione pesantissima da parte dei media. Questo atteggiamento tafaziano di esaltare le destinazioni estere non credo succeda negli altri paesi».