Imola, Castel del Rio rialza la testa. "Turisti, venite da noi"

La Vallata è senza dubbio una delle zone che, nel Circondario imolese, ha pagato il prezzo più alto per l’alluvione del 17 maggio, a causa delle numerose frane, alcune oggi ancora attive, che hanno ridisegnato la geografia di quei luoghi. Strade interrotte o letteralmente sparite, abitazioni irraggiungibili, centinaia e centinaia di sfollati e gravi disagi un po’ in tutti e quattro i comuni. Non ha fatto eccezione Castel del Rio dove però, nonostante diverse strade comunali più periferiche e di campagna (come la Panoramica) siano vietate al traffico per gli smottamenti, il centro è sempre rimasto raggiungibile durante tutti questi lunghi giorni d’emergenza. «Voglio ribadire ancora una volta che il paese, a differenza purtroppo di alcune frazioni, non è mai stato isolato. Anzi in centro non è proprio successo nulla e lo dimostrano gli edifici e le vie ancora intatte – fa sapere Fabrizio Gurioli, uno dei soci del ristorante “Il Gallo” di piazza della Repubblica –. Qui la piena del fiume Santerno, infatti, non ha causato grossi danni e la strada provinciale Montanara, che porta fino a Imola, non è mai stata chiusa né durante né dopo l’alluvione, così come i servizi di trasporto hanno sempre funzionato. Il danno, invece, lo sta facendo la disinformazione e la conseguente paura dei clienti, visto che abbiamo già ricevuto diverse disdette nei weekend e molte persone ci chiamano per sapere com’è la situazione attuale».