Intervista esclusiva a Drew Barrymore: "Mi manca l'amore"

P ensi alle star di Hollywood, del cinema e della tv e fantastichi di vite a 300 all’ora, notti brave, ostriche e champagne a tutte le ore. Invece capita di commentare un post di una nota attrice su Instagram e lei ti risponde come se tu fossi un suo amico.
È stato così con Drew Barrymore (californiana di 47 anni), famosa per essere stata la bimba bionda di “E.T.” (lei considera Steven Spielberg come un padre) e poi protagonista di tante commedie brillanti. Ma anche di pellicole famose: oltre quella sul piccolo extraterrestre, “Stati di allucinazione”, “Scream”, “Poltergeist”, “Batman forever”, “Tutti dicono I love you” di Woody Allen, “Charlie’s Angels”, “Donnie Darko”, “Confessioni di una mente pericolosa”. E il remake americano del film di Tornatore “Stanno tutti bene” con De Niro.
Figlia e nipote di una schiatta di artisti di teatro e poi cinema che risale al 1800, da due anni ha successo anche con il suo show mattiniero sulla rete televisiva Cbs in cui parla di tutto, dai trucchi e le creme alle piastre per capelli, alla cucina, ospitando colleghi famosi come quando ha fatto a gara in diretta con Scarlett Johansson a chi riusciva a piangere senza motivo, come se stessero recitando. Ha anche un suo magazine, “Drew”, nel quale insegna come essere belle ogni giorno. Nonché tre ex mariti, due figlie e tre gatti.
Ma magari poi scopri che Drew è una persona normalissima anche se effervescente (al Saturday Night Live confessò di aver ucciso lei E.T.) e come tutti noi lavora molto, mangia (ravioli), dorme (quando ci riesce perché soffre di insonnia) e spesso si annoia. Proprio come la gente comune. Ed è perfino lei a complimentarsi con i nostri Måneskin quando li incrocia in tv durante uno show: nei video che circolano sembra più emozionata lei davanti a Damiano che non il contrario…
Ha la fama di essere una monella un po’ maschiaccia (ne ha fatte e passate tante), ma ha un cuore d’oro.
Drew, viste da questa parte dell’Atlantico, voi star americane del cinema e della tv sembrate inavvicinabili.
«Ma non è così, certo facciamo una vita “protetta”, un po’ appartata, ma non è impossibile entrare in contatto con noi, specialmente ora che ci sono i social. Lei lo ha fatto con successo».A questo punto della sua vita e della sua carriera si sente soddisfatta o c’è ancora qualcosa che le manca, che vorrebbe fare?
«No, sul piano professionale ho tutto quello che mi serve. Mi manca solo l’amore… E soffro un po’ di insonnia».Allora dovrebbe venire in Italia, paese principe del Romanticismo.
«Sì, sì, lo so: gli italiani lo fanno meglio!...» (ride, ndr).Lei è diventata famosa già da bambina con il film “E.T.” Questo le ha creato problemi?
«Sì, è vero, sono diventata famosa già da piccolina, ma questo non mi ha creato nessun problema. Mi sono divertita molto, mi annoio di più adesso».In realtà la madre la fece rinchiudere a 13 anni in un ospedale psichiatrico per 18 mesi e non si parlarono per anni. Ma recentemente in una intervista televisiva l’attrice ha ammesso che fu un bene per lei, perché era troppo sbandata in quel periodo.