70.000 e-book gratis: il nuovo progetto di biblioteca digitale per le scuole dell'Emilia Romagna

Cesena

Una scuola più equa e vicina, con libri digitaliquotidiani e riviste a portata di un click per studentiinsegnantioperatori. Un modo per aumentare le occasioni di lettura, sfruttando la modalità digitale, ma anche un passo importante per una maggiore integrazione con le biblioteche pubbliche dell’Emilia-Romagna.

Prende il via il progetto ‘readER’, la biblioteca digitale per le scuole del territorio. Una piattaforma finanziata dalla Regione per tutte le scuole primarie e secondarie di I e II grado, statali e paritarie, che consentirà di accedere gratuitamente24 ore su 24, per sette giorni su sette, a una collezione di circa 70.000 ebook (ampliabile) dei più importanti editori italiani. Inoltre, per le scuole secondarie di II grado sarà a disposizione una amplissima selezione di quotidiani (oltre 7.000) da tutto il mondo.

Disponibili, inoltre, oltre 2 milioni di Open Educational Resources (OER) senza limiti, ossia materiali di diverso formato (audio, immagini, video) per l'insegnamento, l'apprendimento e la ricerca rilasciati in pubblico dominio o con licenza aperta.

Attraverso la piattaforma readER saranno quindi estesi al mondo della scuola i servizi digitali del sistema bibliotecario regionale.

Gli assessori regionali alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, alla Scuola, Paola Salomoni, e il vicedirettore dell’Ufficio scolastico regionale, Bruno Di Palma, hanno invitato le scuole a partecipare al progetto in una lettera congiunta inviata ai presidi. A partire da oggi, 7 ottobre, gli istituti scolastici potranno aderire all’iniziativa utilizzando la procedura predisposta dall’Ufficio scolastico regionale e dal 15 di novembre, per le scuole che ne avranno fatto richiesta, il servizio sarà attivo. In questo modo la Regione estende gratuitamente alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie del territorio emiliano-romagnolo, i servizi digitali delle piattaforme utilizzate dalle biblioteche pubbliche del sistema regionale, con un profilo di servizio personalizzato.

Il progetto è promosso dalla Regione Emilia-Romagna e attuato dal Servizio Patrimonio Culturale con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, attraverso apposito gruppo di lavoro per l’avvio delle attività e lo sviluppo progettuale.

L’obiettivo non è solo quello di fornire l’accesso alla biblioteca digitale scolastica a studenti ed insegnanti già nell’anno scolastico appena avviato, ma quello più ambizioso di favorire una sempre maggiore integrazione tra biblioteche scolastiche e organizzazione bibliotecaria regionale, tra biblioteche pubbliche e sistema educativo, di favorire inoltre la didattica e la lettura. Fino ad ora l’adesione delle scuole emiliano-romagnole alle piattaforme esistenti di biblioteca digitale era stata parziale, anche per i costi necessari sia in termini economici che di risorse umane. La pandemia ha apportato però una accelerazione rispetto all’utilizzo di piattaforme e risorse digitali, anche nel mondo della scuola, aprendo ad un pubblico più vasto le potenzialità offerte dal digitale.

Come iscriversi

I servizi di biblioteca digitale dei quali beneficiano già gli utenti delle biblioteche pubbliche emiliano-romagnole saranno estesi al mondo della scuola attraverso la piattaforma r eadER.

Il servizio consentirà alle scuole del territorio, di passare dai 2.500 titoli medi per scuola su carta ai 70.000 e-book disponibili sulla piattaforma, inclusivi delle ultime uscite (prevalentemente adatte alle scuole) spesso mancanti nelle biblioteche scolastiche; di usufruire di una gestione automatizzata del servizio di prestito tramite accesso remoto (24 ore su 24 per sette giorni su sette) senza alcuna limitazione nel numero di lettori contemporanei e senza code di prenotazione per gli utenti. Saranno inoltre disponibili oltre 2 milioni di Open Educational Resources (OER) senza limiti, ossia materiali di diverso formato (audio, immagini, video…) per l'insegnamento, l'apprendimento e la ricerca rilasciati in pubblico dominio o con licenza aperta, selezionate dalla piattaforma, con la possibilità di sfruttare interfacce didattiche innovative per il riuso dei contenuti.

Le scuole saranno protagoniste del progetto e dei servizi. A loro spetterà la distribuzione delle credenziali. Per governare un progetto così complesso, con un elevatissimo numero di utenti potenziali ed un elevato numero di scuole, sarà istituito un apposito gruppo di lavoro con la partecipazione di tecnici della Regione Emilia-Romagna-Servizio Patrimonio Culturale e dell’Ufficio scolastico regionale.

Il progetto prevede per tutti i partecipanti un’azione di formazione e accompagnamento (proposta da MLOL Scuola in collaborazione con il Servizio Marconi TSI dell’USR Emilia-Romagna) su tre linee operative: formazione tecnica per i referenti di progetto; all’uso didattico dei contenuti digitali messi a disposizione degli istituti per i docenti delle scuole inserite nel progetto; una serie di incontri - curati da MLOL Scuola - aperti a studenti e docenti sulle modalità tecniche di fruizione dei materiali. Gli strumenti proposti dal progetto readER potranno anche favorire gli insegnanti nella pianificazione delle attività didattiche, puntando a ridurre le disuguaglianze educative sul territorio e garantendo un arricchimento in termini di materiali e contenuti disponibili per le classi, favorendo l’accesso ai servizi offerti da parte di tutti gli studenti, compresi coloro i quali provengono da contesti socio-economico-culturali più sfavorevoli.

I servizi sono affidati alla ditta Horizon Unlimited, proprietaria della piattaforma di biblioteca digitale MLOL (MediaLibraryOnLine).

Modalità di adesione per le scuole

Anche le scuole già aderenti al servizio bibliotecario regionale avranno la possibilità di usufruire gratuitamente dei servizi offerti.

Per aderire i dirigenti delle Istituzioni scolastiche interessate potranno compilare un modulo checkpoint dedicato a partire dal 7 ottobre e fino al 7 novembre 2021. Il servizio sarà attivo dal 15 novembre 2021.

Per maggiori informazioni:

email: uff3@istruzioneer.gov.it e Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna (readER@regione.emilia-romagna.it)

I commenti

“E’ una scelta di cui andiamo molto fieri, e per la quale ringraziamo il presidente Bonaccini e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano- affermano gli assessori  Paola Salomoni e  Mauro Felicori- che ne hanno colto il valore profondo per il diritto allo studio e di contrasto alla diseguaglianza. Grazie a questa misura gli studenti dell’Emilia-Romagna amplieranno a dismisura il numero di testi e di fonti a disposizione, gratis e con facile accesso. Una opportunità tanto più importante tanto minori sono le risorse culturali delle famiglie dei bambini e dei ragazzi. Di più: il sistema bibliotecario, meno impegnato nel prestito, potrà aumentare la funzione di reference, per le ricerche in rete con la guida dei bibliotecari, e più in generale le biblioteche potranno sviluppare il loro ruolo di centri per l’educazione permanente. La funzione dei bibliotecari si svilupperà in qualità”. “Già la stagione del Covid- concludono- aveva prod otto il raddoppio dell’uso delle biblioteche digitali. Con questa decisione si andrà molto oltre, lungo l’idea di una Emilia-Romagna capitale anche del digitale”.

“L’impegno della Regione Emilia-Romagna ed in particolare del Servizio Patrimonio Culturale nella diffusione gratuita di libri e riviste alle scuole dell’Emilia-Romagna- afferma il vicedirettore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Bruno Di Palma-, costituisce una formidabile opportunità di arricchimento culturale, ancor di più in tempi di pandemia. Compito della scuola, fra l’altro, è garantire l’accesso alla conoscenza, soprattutto in un tempo di limitazione degli spostamenti e di parziale chiusura degli orizzonti di scambio e confronto. Come Ufficio Scolastico Regionale avremo cura di seguire attraverso un apposito gruppo di lavoro l’andamento del progetto, accompagnando le scuole sia per gli aspetti tecnici che per quelli organizzativi”.

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