Boom del cicloturismo Per l’Italia il settore diventa strategico

Verde

Nel 2022 furono ben 33 milioni le presenze in Italia legate al cicloturismo, con un impatto economico superiore ai 4 miliardi di euro. Nel 2023 questi numeri sono addirittura aumentati e neppure in maniera trascurabile. Il cicloturismo è oggi uno dei settori con il maggiore tasso di crescita in tutta Europa. Una avanzata così impetuosa e una navigazione con un vento così potente necessita però di professionalità e serietà da parte degli operatori. È questo lo scopo con cui è nato il Forum del Cicloturismo, l’evento italiano che si è tenuto pochi giorni fa a Bologna ed è un punto di riferimento per chi usa la bicicletta in vacanza e per gli operatori turistici che includono la bici nella loro offerta. Migliaia di persone provenienti da tutta Italia e dall’estero hanno visitato i padiglioni dello spazio DumBo da venerdì 5 a domenica 7. Un’occasione perfetta per un incontro tra territori, operatori e appassionati, con gli stand espositivi di Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto, così come erano presenti delegazioni di Spagna, Catalogna, Gran Canaria, Portogallo, Turchia, Fiandre, Croazia, Slovenia, Belgio e Giordania, desiderose di far conoscere le proprie bellezze e risorse naturalistiche, oltre alle proprie ciclovie. Il quarto Rapporto Isnart presentato alla Fiera ha rivelato che il cicloturismo in Italia ha registrato 56,8 milioni di presenze nel 2023 e ha avuto un impatto economico di oltre 5,5 miliardi di euro, in crescita del 35% sul 2022 e del 19% sul 2019 (4,6 miliardi). Quasi metà dei viaggiatori sceglie la mountain bike, poco più di uno su dieci spezza la fatica con la pedalata assistita. Le regioni italiane stanno sempre più investendo e organizzandosi per proporre nuovi itinerari, servizi e infrastrutture a misura di cicloturismo e quella che un tempo era una voce residuale dell’offerta turistica è diventata centrale in sede di programmazione strategica. In tanti, in cerca di suggerimenti, informazioni e ispirazione, hanno assistito ai due giorni di talk, tra suggestioni, racconti ed esperienze di viaggio. Dal palco della Fiera è partito un appello alla modifica della riforma del Codice della Strada, in discussione nei prossimi giorni in Senato, rinominato dalle associazioni per la mobilità attiva “Codice della Strage”. E Pinar Pinzuti, direttrice della Fiera - recentemente insignita di un premio speciale indirizzato a tutti coloro che si sono distinti a livello mondiale per la diffusione dell’uso della bicicletta - ha sottolineato come il cicloturismo non sia un fenomeno limitato a una nicchia di appassionati, ma sia «un settore che si sta consolidando con professionalità e competenze dal punto di vista tecnico, dal punto di vista comunicativo e della promozione e dal punto di vista della pianificazione e progettazione». Un lavoro che molte regioni, Emilia-Romagna compresa, stanno portando avanti per proporre non solo nuovi itinerari e ciclovie, ma anche strutture di appoggio e servizi che rispondano alle esigenze di un mondo sempre più a pedali.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui