RivieraBanca, un’ascesa firmata dal binomio Dell’Agnello-Johnson

La “strana” settimana della Rinascita si è aperta di mercoledì, visto che il match di Torino è stato posticipato a lunedì, ma a parte la gestione di Marks, che soffre sempre del problema alla spalla, si va col vento in poppa forti di un “magic-moment” che sembra proprio non avere fine. La fase ad orologio dei biancorossi è stata, sin qui, una meraviglia: 6 vittorie su 7 (solo Cividale è a 7/7 in tutta la A2), con una striscia allungata di 11 vittorie nelle ultime 13 partite che fanno della Rinascita una delle formazioni più in forma del momento. Come dicono i saggi, ai play-off non conta in quale posizione ci si arriva, ma “come” ci si arriva: se è vero che la matematica esigerebbe altre due vittorie (ma Cento dovrebbe battere Trapani in casa e Rieti fuori, come minimo, mentre Piacenza passare a Cantù e Cividale continuare a non perdere mai), il buon senso porta a pensare che, per entrare nelle prime otto, basti un successo nelle prossime tre.

Se quello in casa con la Luiss appare il più fattibile, non è che espugnare Torino o Milano, sponda Urania, al momento sia cosa impossibile per questa RivieraBanca, ormai impostata a immagine e somiglianza del suo nuovo coach. Dell’Agnello ci ha messo un po’ – era partito con tre sconfitte consecutive, meglio ricordarlo – a cambiare fisionomia a Rbr, ma una volta che il suo basket si è fatto largo, i dividendi sono stati chiari a tutti. Da sottolineare, però, che ha potuto disporre di uno dei migliori americani del campionato, in perfetta forma: il Justin Johnson di adesso non è quello di inizio stagione, soprattutto a livello fisico. Tirato a lucido anche grazie agli allenamenti continui che invece non aveva potuto eseguire inizialmente, JJ si è preso la scena dominando l’area e, da numero “4”, spostando gli equilibri sia segnando tanto, che arpionando rimbalzi in quantità industriale. Pensate che è il terzo rimbalzista della fase ad orologio con 11.1 a partita, dietro a Horton (Trapani) e Skeens (Piacenza) ma è il primo per difensivi, con ben 8.4 di media. Non solo: a livello di marcatori, è attualmente il sesto di tutta la A2, secondo lungo dopo Grant Basile con 17.7 punti ad allacciata di scarpe. Insomma: una doppia-doppia fissa garantita, che giustifica – è il caso di dirlo – il corposo contratto biennale che gli ha fatto firmare la società la scorsa estate.

In doppia cifra si sono poi i due ex Cento, Derrick Marks al momento a mezzo servizio (12.9 punti col 38% da tre e 2.3 assist) e Giovanni Tomassini, 10.7 punti sempre col 38% da tre (ma quasi 6 tentativi a gara) e 4 assist: da quando gioca da play, sembra che il rendimento di “Tom” sia cresciuto soprattutto a livello di dare un’impronta netta alle partite nei momenti clou. Simioni, comunque, è a un millimetro di distanza (9.9 punti e 5.6 rimbalzi), mentre Grande ne mette 9.4 col 33% da tre, giocando ormai quasi esclusivamente da guardia. Altra metamorfosi vincente, figlia dell’era Dell’Agnello.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui