Blacks, Andrea Costa, OraSì e Virtus: promossi e bocciati delle 4 romagnole in B

Basket

Due ancora “al lavoro” e due in vacanza. La 34a e ultima giornata della lunghissima regular-season di serie B ha chiuso il cerchio dei verdetti, con l’Andrea Costa Imola ad “accompagnare” ai play-off i Blacks Faenza, mentre l’OraSì Ravenna ha strappato il decimo posto alla Virtus grazie al saldo positivo negli scontri diretti.

Tre cambi di allenatore (uno in giallonero e due in neroverde), molte strisce positive e negative, alcune individualità sopra le righe (vedi Aukstikalnis e Masciarelli) e alla fine la netta sensazione che il gioco migliore l’abbia espresso, per qualità e continuità, l’Andrea Costa di Emanuele Di Paolantonio.

In attesa della post-season che, proprio per i biancorossi, non cambierà di una virgola i giudizi attuali, ecco un bilancio squadra per squadra delle quattro formazioni romagnole.

BLACKS FAENZA

Mvp Il migliore, Simone Aromando (voto 7), è stato mandato via sull’altare di un’operazione abbastanza discutibile, visto che il suo sostituto (Poletti, voto 6.5) ha fatto per ora peggio in tutte le voci statistiche nonostante il minutaggio decisamente superiore (25’ contro 32’). E allora l’mvp resta l’eterno “Seba” Vico (voto 7), capace di piazzare da solo i colpi vincenti (l’ultimo al Ruggi) decisivi per il pass play-off.

La delusione Le attenuanti possono essere tante, ma il Francesco Papa (voto 5) scelto in estate dopo la stagione superlativa di Fabriano, in riva al Lamone non l’hanno visto. Solo dieci volte in doppia cifra, 7 punti e 5 rimbalzi di media, pochino alla luce delle aspettative. Ora, però, nei play-off (quasi 19 punti di media l’anno scorso nelle Marche) potrà riscattarsi.

Allenatore Il primo-Garelli (record 5-5, voto 5.5) ha pagato più che altro l’insistenza nel non cercare un play vero sul mercato estivo e soprattutto l’infortunio di Tomasini, mentre Lotesoriere (record 10-9, voto 4.5) non è riuscito da subito a trovare il feeling con l’ambiente e il gruppo, scoprendo quanto sono dure la serie B e la “vita” fuori dall’isola-Ravenna. Il secondo-Garelli (record 4-1, voto 7) è volato ai play-off nonostante un calendario avversario e soprattutto ha di nuovo coinvolto chi, come Petrucci e lo stesso Vico, veniva da mesi di sofferenze.

ANDREA COSTA IMOLA

Mvp Pochi dubbi, Lukas Aukstikalnis (voto 8.5). I numeri parlano chiaro, con 17.6 punti, 5.03 rimbalzi, 1.7 assist, 4.2 falli subiti e 17.4 di valutazione media. Il tutto condito dal 53% da due, il 46% dall’arco e l’86% in lunetta. Solo quattro volte non è andato in doppia cifra. Inutile aggiungere altro. Anzi, si, purezza stilistica da campione vero e ha fatto innamorare il Ruggi biancorosso, storicamente dal palato fino.

La delusione Difficile bocciare qualcuno in una stagione del genere, forse però da Gianmarco Sorrentino (voto 5.5) ci si poteva aspettare di più (1.8 punti in 11’ di media), soprattutto al momento dell’infortunio di Luca Fazzi. Generosità e abnegazione non gli mancano, deve imparare a credere di più in sé stesso e a dimenticare in fretta gli errori.

Allenatore Emanuele Di Paolantonio (voto 9.5) è stato il vero artefice del miracolo biancorosso, per come ha plasmato la squadra sia a livello che tecnico che emotivo. I miglioramenti di tutti i singoli, Aukstikalnis compreso, e una pallacanestro sempre gradevole ed efficace nonostante i tanti infortuni, questi sono i suoi fiori all’occhiello. Non ha esitato a snaturare sé stesso tirando fuori quel furore agonistico sempre sopito in passato. Aveva capito che al gruppo serviva una scossa continua dall’esterno e gliel’ha data, a costo di qualche tecnico (ed espulsione) di troppo.

ORASì RAVENNA

Mvp Francesco Bedetti (voto 7.5) è risultato decisamente il più continuo di Ravenna, producendo a livello offensivo forse la migliore stagione della sua lunga carriera (12.6 punti e 4.3 rimbalzi a match, con il 61% da 2). Capitano se c’è n’è uno e modello per i giovani (e pure meno) compagni di squadra a lungo in difficoltà.

La delusione A Ivan Onojaife (voto 6) lo staff tecnico e la società bizantina hanno dato tutta la fiducia di questo mondo, a costo di sacrificare pure un ottimo Tommaso De Gregori (voto 6.5, con 9.7 punti e 3 rimbalzi in 16’ a partita), ma il classe 2003 non ha l’ha ripagata appieno. Con i suoi mezzi atleti avrebbe dovuto “spaccare” la categoria, invece in 23’ di utilizzo si è fermato a 5.6 punti e 5.4 rimbalzi di media.

Allenatore Massimo Bernardi (voto 6) ha dato l’impressione di non sfruttare adeguatamente l’ottimo potenziale di un roster rinforzato anche con Panzini. A Ozzano c’è voluto il “ripescato” Nikolic per salvare capra e cavoli, e certe prove difensive (vedi i due derby casalinghi con le imolesi) proprio non sono giustificabili.

VIRTUS IMOLA

Mvp Dario Masciarelli (voto 7) sotto la gestione Zappi ha ciccato la doppia cifra solo quattro volte, chiudendo con 11.2 punti, 3.2 rimbalzi, 3.8 falli subiti e 1.7 assist di media in 25 (con il 39% da tre). Il suo pressing sul portatore di palla altrui è stata una delle chiavi della resurrezione giallonera, anche se dà sempre l’idea di non sfruttare appieno il grande potenziale atletico che madre natura gli ha dato. E’ stato il leader tecnico di una squadra che ha avuto nel solito immenso Francesco Magagnoli (9.2 punti, 4.2 rimbalzi e il 39% dall’arco) quello emotivo (voto 6.5).

La delusione I problemi fisici non gli hanno dato tregua, vero, ma Marco Morara (voto 5) ha visto più che dimezzate le proprie cifre rispetto alla scorsa stagione. In particolare il 24% da tre punti proprio non gli appartiene.

Allenatore Marco Regazzi (record 4-7, voto 6) avrebbe forse dovuto mostrare più elasticità, specie nei confronti di giocatori chiave (esempio Barattini e Chiappelli) poco adatti al suo modo di vedere la pallacanestro. A onor del vero, però, aveva vinto (bene) tutti gli scontri diretti e perso solo con squadre arrivate davanti alla Virtus anche a fine stagione.

Mauro Zappi (record 11-12, voto 7) ha fatto cambiare marcia (in primis offensivamente) alla squadra, strappando scalpi illustri (prima il derby, poi San Vendemiano e Fabriano e infine Faenza) e soprattutto trascinando anche gli avversari più titolati sul terreno da lui voluto. Al netto del calo finale merita la conferma, ma la società la pensa allo stesso modo?

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