Basket B, L’Andrea Costa è pronta al derby che vale doppio

Quattrocento biglietti bruciati in 48 ore scarse. Il settore biancorosso già esaurito per il derby di domenica. In casa Andrea Costa l’amara sconfitta subita per mano di Faenza non ha scalfito l’entusiasmo e la gratitudine dei tifosi per l’eccezionale stagione della Dipa-band e al Ruggi (inizio ore 18, arbitri Barbieri e Silvestri di Roma) c’è da aspettarsi un’atmosfera davvero bollente.

«Una partita del genere non ha bisogno di motivazioni particolari - esordisce Gian Marco Drocker -. Sappiamo quanto vale per la città, per i nostri tifosi e per tutto l’ambiente oltre che alla possibilità di conquistare ancora i play-off. Ricordiamo bene come sono andati gli altri due derby stagionali (Virtus vincente in Supercoppa e campionato, ndr) e faremo la nostra parte».

Rilanciarsi ancora

Il suicidio perpetrato con Faenza qualche scoria la può lasciare. L’Andrea Costa in stagione si è trovata almeno altre due volte in situazioni simili (ko a San Severo e in casa con Mestre), trovando sempre dentro sé stessa la forza di reagire. «Un po’ d’amarezza rimane, è innegabile, abbiamo perso una partita che avevamo in mano. Bisogna imparare dai propri errori e da certe sconfitte, così che non diventino inutili. Dobbiamo essere più furbi nei finali e a gestire certi vantaggi».

Come si reagisce? «Giocando la nostra pallacanestro, come quasi sempre in stagione, altrimenti non saremmo ancora in lotta per andare ai play-off. Conosciamo i loro punti di forza e cercheremo di limitarli, poi il derby resta imprevedibile».

Lukas perdonato

Logico attendersi una prova speciale da parte di Lukas Aukstikalnis, dopo quel tecnico in uscita dal campo costato carissimo. Il lituano dai compagni è stato perdonato all’istante. «Lukas ci ha dato una mano gigantesca per tutto il campionato, non avrebbe avuto senso rinfacciargli un episodio del genere. Può capitare, specie in partite così tese».

Il derby a Drocker non evoca bei ricordi: all’andata finì troppo presto per una distorsione alla caviglia che sul momento aveva in parte attribuito a un piede galeotto di Chiappelli. «Sul momento mi ero arrabbiato molto sia per il dolore, sia perché mi ero reso conto che non sarei più riuscito a giocare. E’ stata proprio la rabbia a farmi vedere le cose diversamente».

Incrocio del cuore?

Ai play-off ci si penserà, eventualmente, da domenica sera, ma Drocker un’occhiata al possibile accoppiamento l’ha data. «Si, troveremmo la Pielle Livorno (prima del girone A, ndr), un posto speciale per me, dove ho vissuto una stagione indimenticabile (2021-2022, ndr), che mi ha lanciato definitivamente a certi livelli. Giocare con 3000 persone che cantano e tifano capita raramente in B e non solo, quindi sarebbe una sfida da emozioni speciali per me e poi per tutta l’Andrea Costa».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui