Riccione, il parco è chiuso per il capriolo aggressivo, ma molti passano lo stesso rischiando la salute e la multa

Rimini

Accesso vietato al parco per la presenza del capriolo, violata l’ordinanza. In corrispondenza dello scorso weekend i social hanno immortalato diverse persone che, in barba alle regole e al buon senso, valicando le transenne si addentravano nel parco Mendes di Riccione, a cui è interdetto l’accesso per la presenza di fauna selvatica. I furbetti di turno rischiano una sanzione amministrativa che va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500. Nel frattempo, sono andati a vuoto i primi tentativi messi in campo per catturare e mettere in sicurezza l’ungulato.

Gli smemorati

All’arrivo della bella stagione e almeno da quattro anni prende possesso del parco Mendes di Riccione. Parliamo di un superbo esemplare maschio di capriolo (difficile dire se si tratti sempre dello stesso) che, seguendo l’istinto che lo spinge a difendere quello che reputa il suo territorio, dà parecchi grattacapi ai passanti, per poi scomparire all’improvviso, proprio come è arrivato, nella terza settimana di settembre che segna la fine della stagione degli amori.

Visti gli attacchi sferrati di recente a un paio di persone, a spasso con il cane, sebbene finiti senza gravi conseguenze per nessuno, nei giorni scorsi la sindaca di Riccione Daniela Angelini è corsa ai ripari emanando un’ordinanza.

Nel dettaglio, dal 16 aprile scorso, il documento prevede il divieto di accesso al parco Mendes nel tratto compreso tra il Rio Melo, la Statale 16 e il centro studi per motivi di pubblica incolumità a causa della presenza di un capriolo, nonché di transito sul percorso ciclopedonale, nel tratto delimitato dall’ingresso sul Ponte Romano agli ingressi da viale Bagno di Romagna e dai viali Cattolica, Pavullo e Riolo. Sarà così fino al 10 settembre.

L’entità della sanzione

La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione, fissata dal Decreto legislativo 267 del 2000, articolo 7 bis, che va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 e norme alla mano si assesta sui 50.

Intanto dalla polizia locale riferiscono che, al netto dei social, non sono arrivate segnalazioni riguardo alla violazione dell’ordinanza e che i primi tentativi di recupero dell’animale, da parte delle guardie ecozoofile, non sono andate a buon fine.

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