Bonaccini: “Alluvione in Romagna, non un passo indietro fino al 100 per cento della ricostruzione”. Sono 402 i cantieri della Regione: ecco tutti gli interventi

  • 08 aprile 2024

Dai primi interventi urgentissimi sugli argini dei fiumi ai lavori di consolidamento dei versanti in dissesto a ridosso degli abitati, fino al miglioramento delle condizioni di deflusso dei corsi d’acqua. Nel complesso, sono 402 i cantieri in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile che interessano le province colpite di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Di questi, 130 sono già stati completati, 158 quelli in corso e 114 in progettazione. Il tutto per un investimento totale di circa 343 milioni di euro, tra somme urgenze, urgenze, programmazione regionale anticipata e programmazione da altre fonti.

A poche settimane dal primo anniversario dai drammatici fatti del maggio 2023, oggi in Regione è stato fatto il punto su undici mesi di lavoro non stop per la messa in sicurezza del territorio.

“Manca poco, ormai, al primo anniversario dell’alluvione - sottolinea il presidente Stefano Bonaccini - se il primo pensiero va alle vittime, l’unico aspetto irreparabile di questa tragedia, i numeri che presentiamo dimostrano che il lavoro delle strutture regionali non si è mai fermato. La ricostruzione e la messa in sicurezza vanno avanti giorno per giorno da undici mesi grazie allo straordinario lavoro senza sosta di donne e uomini, professionisti al servizio delle nostre comunità, in stretta e positiva collaborazione con la Struttura commissariale e tutte le istituzioni coinvolte. Non mi stancherò mai di ripetere quanto abbiamo ribadito fin da subito: la Regione non farà un passo indietro fino a quando la ricostruzione non sarà completata al 100%. Una ricostruzione che sarà necessariamente diversa e che porteremo avanti insieme ai territori, con un preciso impegno: nelle zone alluvionate non si costruirà più, è la lezione che dobbiamo imparare da questo dramma. Al tempo stesso continuiamo a chiedere al Governo di sbloccare i rimborsi per i beni mobili: è assurdo che dopo quasi un anno il loro risarcimento non sia previsto dalle norme”.

Il territorio di Imola

Sono appena partiti, con risorse dell’ordinanza 8, gli interventi di sistemazione dei rii collinari dei bacini dell’Idice e del Sillaro, per un totale di 1 milione e 300mila euro; interessano i comuni di Castel San Pietro, Dozza, Imola, Monterenzio, Ozzano e Monghidoro. Sta per partire un altro cantiere, da 200mila euro, sul fiume Reno, per il ripristino di una frana golenale nella sponda sinistra a valle del ponte nuovo di Cento (Ferrara). Successivamente partiranno altri 4 cantieri: il ripristino delle opere elettromeccaniche dell’Opera Po - Cavo Napoleonico, a Bondeno (Fe), per 250mila euro; il ripristino urgente, nelle Terre del Reno, dei rivestimenti delle prime vasche di dissipazione del Cavo Napoleonico e delle strutture di Opera Reno, per 450mila euro. Ancora, altri due interventi – entrambi da 700mila euro, e quindi per un totale di 1 milione 400mila euro – di diradamento del verde, taglio e rimozione di piante a terra o in stato precario, a rischio caduta, troncamento, sradicamento. Questi due interventi riguarderanno i bacini dei torrenti a ovest della provincia (Lavino, Olivetta, Reno, Setta, Samoggia e affluenti) e a est (Sillaro, Sellustra, Idice, Savena, Zena, Quaderna, Gaiana e affluenti).

Provincia di Forlì-Cesena

I 14 cantieri attivati in somma urgenza dopo gli eventi alluvionali di maggio dall’Ufficio territoriale di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, per un importo totale di circa 13 milioni e 600mila euro, sono già stati tutti conclusi. Sono stati finanziati attraverso fondi dell’Agenzia regionale, provenienti dall’ordinanza del capo Dipartimento della Protezione civile 992/2023, o inseriti nell’elenco dell’ordinanza 6 del Commissario straordinario per la ricostruzione.

Gli interventi urgenti. A questi si aggiungono altri 19 interventi, per un valore di 28 milioni e 750mila euro, tutti in progettazione tranne uno che è partito questa settimana, del valore di 500mila euro nel comune di Galeata; intervento necessario a causa della riattivazione di un movimento franoso che ha coinvolto un pendio adiacente al giardino di una scuola primaria. A questi 19 cantieri se ne aggiungono ulteriori 4 per 3 milioni e 970mila euro, finanziati dall’ordinanza 15. Di questi, uno, del valore di 650mila euro, è stato avviato in somma urgenza e riguarda il ripristino del sistema di difesa del fiume Savio nei comuni di Bagno di Romagna, Sarsina e Verghereto.

Tutti questi interventi urgenti hanno diversi obiettivi: completamento degli interventi in somma urgenza già attivati; miglioramento della stabilità e resistenza dei corpi degli argini e delle sponde con ripristino della transitabilità; riprofilatura delle sezioni di deflusso per garantire il contenimento delle acque di piena anche attraverso interventi di gestione della vegetazione nel reticolo idrografico, con e senza argini; ripristino delle condizioni di stabilità e funzionalità di opere idrauliche danneggiate, sistemazione di aree in dissesto e consolidamento abitati.

Cantieri in fase di avvio. Un intervento, finanziato con 1 milione di fondi Pnrr, riguarda i comuni di Civitella di Romagna, Santa Sofia e Verghereto per il consolidamento e la riduzione del rischio idrogeologico di alcuni pendii in abitati da consolidare, in aree a rischio frana e in strade provinciali interessati da dissesti che mettono a rischio la pubblica incolumità. Un altro, da 500mila euro sempre di fondi Pnrr, riguarda Forlì-Cesena e altri comuni per la manutenzione straordinaria delle arginature e la messa in sicurezza lungo i corsi d’acqua dei bacini idrografici del comprensorio forlivese e cesenate. Infine, ancora con finanziamenti Pnrr, altri due interventi: il primo sui fiumi Montone, Ronco, Bevano nei comuni di Bertinoro, Forlì e Forlimpopoli per la sistemazione degli argini da 1,5 milioni di euro; il secondo da 500mila euro sul Rubicone nel comune di Savignano per il consolidamento delle difese idrauliche e i rialzi arginali. Un intervento sui fiumi Montone e Ronco-Bidente nei comuni di Bertinoro, Forlì e Meldola per la manutenzione straordinaria da 365mila euro. A Premilcuore, nel versante del fiume Rabbi, è previsto un ripristino da 300mila euro per consolidamento e mitigazione del rischio idrogeologico. Infine, la messa in sicurezza dei corsi d’acqua nel forlivese per 500mila euro.

Programmazione anticipata. Ci sono, inoltre, 8 interventi per 1 milione e 344mila euro della programmazione regionale o di altre risorse straordinarie di Protezione civile, anticipate e già attivate. Di questi, 7 sono sostanzialmente conclusi. A completare il quadro si unisce la programmazione dei fondi Pnrr, Fsc e dei fondi della programmazione regionale a valere sul 2024 e il 2025 (19 interventi per quasi 17 milioni di euro). In totale, parliamo di 53 interventi per 66 milioni e 630mila euro.

Provincia di Ravenna

Gli interventi di somma urgenza. L’Ufficio territoriale di Ravenna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha sostanzialmente concluso i 25 interventi per cui era soggetto attuatore sia all’interno dei Piani dell’Ocdpc (ordinanza del capo Dipartimento di Protezione civile) 992/23, sia all’interno dell’ordinanza n. 6 del 25/08/2023 del Commissario straordinario alla ricostruzione nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche (importo di 40 milioni 977mila euro). Solo uno di questi interventi (in comune di Faenza, a Reda) non è ancora terminato; presenta tuttavia uno stato di avanzamento di circa il 90%.

Gli interventi urgenti. Ci sono poi 27 interventi – sui fiumi Lamone, Senio, Santerno, Marzeno e Ronco – per i quali l’Ufficio territoriale è soggetto attuatore all’interno dell’ordinanza n. 8 del 28/09/2023 del Commissario; l’importo complessivo è di 21 milioni e 400mila euro. Di questi, 12 sono in corso, i restanti 15 sono in fase di progettazione.

A questi si aggiungono altri 20 interventi, sempre sui corsi d’acqua, dall’ordinanza n. 15 del 16 novembre scorso. Di questi 2 sono già stati ultimati, 5 sono in corso e gli altri 13 in fase di progettazione, per un importo di 22 milioni e 800mila euro e 3 interventi dell’ordinanza n.19 finanziati con 3 milioni e 50mila euro già partiti. Questi interventi urgenti hanno diversi obiettivi: completamento degli interventi in somma urgenza già attivati; miglioramento della stabilità dei corpi degli argini interessati da fenomeni di filtrazione e/o franosità delle sponde/golene con ripristino della transitabilità; riprofilatura delle sezioni di deflusso anche attraverso interventi di gestione della vegetazione nel reticolo idrografico (con argini e non); ripristino delle condizioni di stabilità e funzionalità di opere idrauliche danneggiate; ripristino dell’officiosità idraulica del reticolo interessato dagli eventi alluvionali.

Programmazione anticipata. Inoltre, con la programmazione anticipata (Fsc, ministero Ambiente-Difesa del suolo Rer, ordinanze Cd Protezione Civile, Piano triennale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile) in provincia di Ravenna sono presenti 9 interventi (tra avviati, in corso e ultimati) per un totale di oltre 2 milioni e 800mila euro. In totale, parliamo di 84 interventi per circa 91 milioni di euro.

I cantieri in fase di avvio. Sul Ronco, in comune di Ravenna, sono in partenza 4 cantieri da 300mila euro (per un totale di 1 milione e 200mila euro), per la sistemazione di frane degli argini e il ripristino di difese delle sponde mediante la posa di scogliere lungo tratti di arginature dalla lunghezza di circa 100 metri ciascuno. Sulla sommità degli argini, corrono viabilità comunali. In particolare, le opere interesseranno le località Coccolia, San Bartolomeo, Ghibullo e San Bartolo. Sempre sul Ronco in comune di Ravenna, si sta concludendo la progettazione di un intervento da 1,9 milioni per la ricostruzione di golene e il rinforzo dell'argine da Borgo Sisa a Durazzanino, al confine con il forlivese.

Sul Montone è al via un intervento da 300mila euro presso la Chiusa di San Marco (Comune di Ravenna) per il ripristino della sommità arginale interessata da smottamento.

Sul Lamone, a Formellino di Faenza, è in affidamento un cantiere da 350mila euro per il ripristino dei corpi arginali destro e sinistro e per la rimessa in quota delle sommità arginali.

Sul Santerno sono 3 gli interventi in affidamento per un totale di 2,7 milioni. Alla confluenza tra Reno e Santerno, nei comuni di Lugo e Alfonsine (località Villa Pianta) con 500mila euro si procederà al ripristino di golene e argini franati in destra e sinistra Santerno, a seguito del pompaggio acque dal Canale destra Reno.

Sempre lungo il nodo Reno-Santerno, tra Santa Maria in Fabriago e Valle, fino a Ponte Pianta, sono previsti due interventi dal valore complessivo di 2,2 milioni: riguardano l'officiosità idraulica del fiume Santerno con la rimozione di vegetazione caduta, la sistemazione di frane golenali e il consolidamento degli argini.

Sul Savio, è in ultimazione la progettazione di un cantiere da 1,9 milioni di euro che punta al ripristino dell'officiosità idraulica nel tratto tra Matellica e Cannuzzo, a Savio di Ravenna e Cervia, e all'adeguamento dei corpi degli argini a valle degli abitati di Castiglione di Ravenna e Cervia, fino alle località Bottega della Guarniera e Villa Ragazzena.

Provincia di Rimini

Gli interventi di somma urgenza. L’Ufficio territoriale di Rimini dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha concluso i 9 interventi per cui era soggetto attuatore sia all’interno dei Piani dell’OCDPC (ordinanza del capo Dipartimento di Protezione civile) 992/23, sia all’interno dell’ordinanza n. 6 del 25/08/2023 del Commissario straordinario alla ricostruzione nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche (importo di 4 milioni e 220mila euro).

Gli interventi urgenti: i fiumi. Ci sono poi 3 interventi urgenti, in fase di progettazione – sui torrenti Marano, Ventena e Marecchia – per i quali l’Ufficio territoriale è soggetto attuatore all’interno dell’ordinanza n. 8 del 28/09/2023 del Commissario: l’importo complessivo è di 1 milione e 110mila euro.

Tutti e tre i progetti hanno come obiettivo il ripristino e il risezionamento delle scarpate e golene fluviali mediante opere in terra e di difesa spondale.

Inoltre, con la programmazione anticipata (ministero Ambiente-Difesa del suolo RER, ordinanze capo Dipartimento di Protezione Civile, PNRR, Piano triennale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile) in provincia di Rimini ci sono, a vari livelli, 20 interventi (in progettazione, in avvio lavori, in affidamento, in corso, conclusi) per un totale di 13 milioni e 855 mila euro.

In totale, parliamo di 32 interventi per oltre 19 milioni di euro (19.185.000).

I cantieri in fase di avvio. Entro maggio saranno avviati, per quanto riguarda la programmazione anticipata, due interventi per un totale di 830mila euro: il ripristino e la messa in sicurezza della briglia sul fiume Marecchia a Ponte Santa Maria Maddalena, tra Verucchio e Poggio Torriana, per 500mila euro, e la realizzazione di piste di servizio per l’accesso alla cassa di espansione del fiume Uso, a San Vito di Santarcangelo di Romagna (330mila euro di finanziamento Pnrr).

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