Una nave per ripulire il porto di Ravenna dalle plastiche in mare

Ravenna

La nave che toglierà la plastica dal canale portuale, finanziata dal Pnrr, è ora messa a bando e costerà, al netto dell’iva, 1,5 milioni di euro.

L’Autorità di sistema portuale ha pubblicato l’appalto per la fornitura di una imbarcazione con propulsore elettrico e specializzata nella raccolta delle macro-plastiche dal diametro superiore ai 5 millimetri, ma anche capace di recuperare rifiuti solidi galleggianti e semi-sommersi oltre ad essere idonea alla raccolta e trattamento di sversamenti di idrocarburi.

Le modalità di raccolta

Una raccolta che, stando al disciplinare di gara, potrà avvenire tramite l’apertura di due deflettori laterali posti a prua, la quale permetterà, mediante il parziale allagamento della zona prodiera, il loro ingresso all’interno dello scafo.

Così, i rifiuti solidi saranno convogliati all’interno di una cesta di raccolta, la quale potrà essere vuotata tramite un sistema di sollevamento e svuotamento in coperta all’interno di una cassa di stivaggio. I rifiuti liquidi saranno invece convogliati verso un sistema di trattamento, a seguito del quale sarà previsto lo stoccaggio dei residui oleosi e lo scarico, conformemente alle vigenti regolamentazioni nazionali ed internazionali, delle acque trattate.

Le richieste di Ap

Tra le caratteristiche richieste dall’Autorità portuale ai potenziali fornitori di questa piccola nave c’è anche il fatto che essa dovrà essere omologata al trasporto passeggeri e dotata di apparati/equipaggiamenti, e relative applicazioni tecnologiche per essere impiegata anche in campagne di monitoraggio in ambito ambientale. Poi gli elementi di innovazione tecnologica, come la propulsione elettrica e l’accumulo di energia tramite pannelli solari.

«Emissioni zero»

«L’architettura energetica dovrà essere progettata per garantire la ridondanza dell’alimentazione sia per la navigazione che per i servizi - si legge negli incartamenti che le aziende interessate consulteranno nella creazione dell’offerta -. L’apparato motore, costituito da motori elettrici azionanti tutti i sistemi tra cui la propulsione, sarà quindi ad “Emissioni Zero”. L’energia disponibile dovrà essere sufficiente a garantire almeno un turno consecutivo di lavoro di 8 ore da effettuarsi ad una velocità operativa di 4 nodi nautici. L’energia sarà accumulata e distribuita da un sistema di batterie al litio, integrato con una fuel cell ad idrogeno opportunamente proporzionata per la ricarica delle stesse. Tale sistema sarà inoltre completato con pannelli fotovoltaici ad incremento dell’autonomia energetica».

Il sistema di alimentazione

Tra le caratteristiche richieste, anche il funzionamento del sistema di alimentazione gestito da un software dedicato che fornirà alla plancia di comando tutte le informazioni utili sui parametri funzionali e sulle eventuali anomalie. Dal punto di vista dimensionale poi non si scende nei dettagli, ma l’imbarcazione dovrà avere caratteristiche tali da consentirne l’operatività in bassi fondali ed il transito al di sotto del ponte mobile che attraversa il canale Candiano. Nella fase di indagine di mercato si era fatta avanti la Rosetti, ma nell’arco di circa un mese verrà scelto l’affidatario della fornitura.

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