Meteo Romagna, a Campigna 20 centimetri di neve: “Temperature in risalita solo dal 25 aprile”

Il detto “aprile non ti scoprire” calza a pennello per la situazione climatica degli ultimi giorni. Prima le giornate con temperature sotto la media, poi la neve. Nella stazione dell’Abetone sono caduti circa 50 centimetri di neve e ora i fiocchi sono in arrivo anche sull’Appennino romagnolo. Ma già ieri a Campigna il contesto era da pieno inverno e la webcam di questa mattina segnala almeno 20 centimetri di neve.

Le previsioni

Il meteorologo Pierluigi Randi, presidente di Ampro, prevede per oggi un’altra giornata molto rigida rispetto alle medie del periodo: «Sui rilievi romagnoli siamo a rischio neve – dice –. I fiocchi dovrebbero cadere a quote relativamente alte, sui mille metri, ma non sono escluse precipitazioni anche più in basso. La coltre dovrebbe ricoprire ulteriormente Campigna, ma la dama bianca potrebbe cadere anche in località come Bagno di Romagna. Saranno precipitazioni intermittenti. In Emilia, nelle ultime ore, i fiocchi si sono presentati anche a quote intorno ai 400 metri, con accumuli a partire dai 600 metri».

Quei fiocchi di maggio

La neve in questo periodo dell’anno non è una novità assoluta. Randi ricorda che nel 2019 si presentò una situazione molto simile: «Il fenomeno si manifestò a primavera ancora più inoltrata, era il 5 maggio. Ancora peggio andò il 18 aprile del 1991, quando Faenza e Imola vennero imbiancate. A Bologna caddero 20 centimetri di neve. Ogni tanto succede, in primavera possono arrivare improvvise sferzate che ci riportano all’inverno».

Termosifoni ancora accesi

Randi sottolinea come l’attuale ondata di freddo sia particolarmente insistente: «Le temperature hanno iniziato a scendere lo scorso 17 aprile e l’anomalia proseguirà fino a venerdì prossimo. Anche per la giornata di oggi e domani sono attese precipitazioni e un freddo anomalo. Il clou si dovrebbe registrare tra martedì e mercoledì quando sono ancora previste precipitazioni. Una risalita, molto lenta, delle temperature si avrà a partire da giovedì 25 aprile. In tutto questo, una buona notizia c’è. Il rischio che le temperature vadano sotto lo zero è molto remoto. In questo senso ci hanno aiutato il fatto che il tempo, di notte, fosse nuvoloso e contemporaneamente ci fosse un po’ di vento. Questo ha fatto in modo che le temperature non scendessero sotto i 4-5 gradi. L’unico rischio che si potrebbe correre nei prossimi giorni è nella notte tra giovedì e venerdì. Se il cielo dovesse essere sereno ci sarebbe la possibilità che ci si avvicini allo zero».

Agricoltori in ansia

Le gelate tardive sono un autentico incubo per gli agricoltori; in questo periodo le piante sono molto sensibili agli sbalzi di temperature e, nel caso di freddo intenso, possono esserci pesanti ripercussioni sulle produzioni. Le primavere del 2020, del 2021 e del 2023 sotto questo aspetto sono state un disastro, con gravi danni al settore: «Il nostro territorio per ora si è salvato – commenta Randi –, ma in Germania e Francia vivono giorni difficili. In questi Paesi è arrivata l’ondata di freddo ma con cielo sereno e le temperature notturne sono scese anche di 3-4 gradi sotto lo zero mettendo in difficoltà le colture».

E anche gli operatori turistici

Altro settore molto sensibile al meteo, in previsione del 25 aprile, è il comparto turistico: «Da giovedì la situazione migliorerà a partire dall’esaurimento delle precipitazioni – conclude Randi –. Le temperature massime però rimarranno ancora un po’ sotto la media rispetto a quei 19-20 gradi che sono la normalità del periodo».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui