Aggressioni a medici e infermieri, in Romagna scatta l’allarme: «Casi in aumento, chiediamo più sicurezza»

Ravenna
  • 23 aprile 2024

«Chiediamo all’Ausl Romagna di fare uno sforzo in più sul versante della tutela per la sicurezza dei dipendenti, coerentemente a quanto previsto dal piano condiviso a livello regionale per la prevenzione e il contrasto degli episodi di aggressione, verbale e fisica, nelle strutture sanitarie e per rafforzare la sicurezza e la tutela sia dei dipendenti, sia dei cittadini». Interviene il segretario generale della Cisl Fp Romagna Mario Giovanni Cozza, sull’episodio accaduto sabato 20 aprile 2024 a Cervia, rivolgendo massima solidarietà all’operatrice. «Non è purtroppo un caso isolato - fanno sapere dal Sindacato - Per quanto ne sappiamo, presso il Cau di Cervia, specie durante le ore notturne, occorrerebbe un maggiore presidio di vigilanza sia internamente che esternamente all’ospedale. È necessario anche mettere in sicurezza le zone poco illuminate e installare telecamere di sicurezza nei parcheggi dei dipendenti oltre che potenziare gli strumenti già presenti». Episodi simili, fanno sapere, sono stati segnalati anche all’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna. E anche a Cesena - afferma Maria Antonietta Pedrelli Segretaria della Cisl Fp Romagna - «sono purtroppo sempre più frequenti i casi in cui sono intervenute anche le forze dell’ordine». L’ultimo caso, risale a pochi giorni fa ed è avvenuto proprio nella sede Ausl in Corso Cavour a Cesena, dove una persona visibilmente ferita ad una gamba ha preteso con violenza di essere medicata da qualcuno, nonostante il personale si fosse offerto di chiamargli un’ambulanza. «Da quello che sappiamo - sottolinea Pedrelli - il presidio di Corso Cavour non è purtroppo nuovo a frequentazioni pericolose, accedendo da una delle due entrate libere a disposizione degli utenti, un terzo accesso è stata di recente chiuso ed è accessibile solo dal personale dipendente, spesso utilizzano in maniera impropria e vandalizzando il bagno pubblico presente all’interno del piano terra in struttura creando disagi anche all’utenza presente».

Per questo, conclude la Cisl Fp, «chiediamo maggiore sicurezza per salvaguardare l’operato dei dipendenti e degli utenti, che devono potersi sentire al sicuro sul loro posto di lavoro o in attesa di poter accedere ai servizi sanitari e amministrativi».

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