Per gli studenti di Imola il volo per Dublino in mezzo alla tempesta: “Tanta paura e attacchi di panico ma qualcuno lassù ci ha protetti”

«Abbiamo avuto tanta paura, ma stiamo tutti bene. Alcuni studenti hanno avuto un attacco di panico, altri hanno perfino vomitato, però qualcuno da lassù ci ha protetti». Inizia così il racconto delle cinque docenti presenti sul volo “turbolento” che sabato scorso ha visto protagonisti 56 studenti delle classi seconde dell’Itis Alberghetti in viaggio verso l’Irlanda per una settimana “full immersion” nella lingua inglese.

Al momento dell’atterraggio all’aeroporto internazionale di Dublino, l’aereo della Aer Lingus partito dal “Marco Polo” di Venezia ha incontrato difficoltà a causa della tempesta Kathleen e delle forti raffiche di vento. Il pilota, dopo due tentativi falliti, ha deciso così di virare su Manchester e non su Belfast ed attendere lì che la situazione migliorasse. Una volta ristabilite le condizioni meteo ottimali, l’aereo con a bordo gli studenti e le professoresse ha raggiunto in serata la capitale irlandese.

«Una ventina di minuti prima di atterrare a Dublino il pilota ci ha informato che per venti molto forti non sapeva se ciò sarebbe stato possibile - commentano le docenti di inglese Elena Agnelli, Marica Ferri e Noemi Pagliardini e le insegnanti di italiano Emma Scorza e Chiara Grazia -. L’aereo “ballava” e temevamo di dover fare un atterraggio di emergenza. Per fortuna poi tutto si è risolto e dopo quattro ore siamo arrivati finalmente a destinazione».

La full immersion ha così potuto iniziare, seppur con questo spiacevole imprevisto. «Domenica siamo andati a vedere le scogliere di Galway - raccontano -. A parte il vento l’esperienza sta andando molto bene. Gli studenti sono ospiti di famiglie irlandesi, la mattina visitiamo i luoghi di maggior interesse culturale, mentre nel pomeriggio hanno tre ore di lezione all’Emerald Cultural Institute per potenziare lo speaking con insegnanti madrelingua. La sera, invece, la passano con le famiglie. Al momento abbiamo due serate già organizzate, una in cui andremo ad imparare i balli irlandesi e un’altra in cui faremo un laboratorio musicale a scuola».

Un progetto simile una volta avrebbe avuto come meta il Regno Unito, ma con la Brexit anche la scuola ha dovuto adeguarsi. «La documentazione richiesta per l’Irlanda del Sud è la sola carta d’identità in corso di validità per l’espatrio, quindi niente passaporto per il quale invece ci vorrebbero mesi - concludono le docenti -. Il progetto poi è rivolto ad un numero elevato di studenti minorenni e Dublino offre la possibilità di approfondire lo studio della lingua inglese e di effettuare brevi gite in giornata come occasione di socializzazione».

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