Sanità. La Regione: l’85% dei pazienti soddisfatto dei Cau

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  • 09 aprile 2024

BOLOGNA. Si conferma sotto all’ora il tempo medio di attesa nei Cau dell’Emilia-Romagna. E i cittadini in maggioranza si dicono per ora soddisfatti del servizio. A dirlo è la Regione Emilia-Romagna, che riferisce non solo gli ultimi dati sugli accessi ai Centri di assistenza urgenza dopo cinque mesi di attività, ma anche gli esiti di un sondaggio sul gradimento da parte dei pazienti che la Regione ha proposto insieme alle aziende sanitarie dal 29 gennaio. Su 2.600 questionari compilati in maniera volontaria (e anonima), l’85,3% degli intervistati valuta come positiva o molto positiva la propria esperienza al Cau. Il 43,1% degli intervistati ha un’età tra i 36 e i 64 anni, mentre il 27,9% ha più di 65 anni (sono le due fasce di età che più hanno risposto alle domande). Chi si è rivolto al Cau lo ha fatto perché ne è venuto a conoscenza per il 35,3% tramite giornali, radio, tv e social, per il 23,7% con il passaparola, per il 22,1% tramite il medico di medicina generale o altri servizi sanitari. Il 6% ha saputo del Cau in farmacia e il 12,9% tramite altre fonti. Infine, per il 50% degli intervistati il tempo di attesa è stato ottimale. Per il 35,9% è stato adeguato e solo per il 13,7% è stato troppo lungo.

Nel complesso, nei primi cinque mesi di attività, i 31 Cau aperti finora in Emilia-Romagna hanno contato 112.300 accessi (ma si arriva a 123.583 considerando anche il territorio di Ferrara, primo a partire in via sperimentale). E oggi ne partono due nuovi a Carpi e Modena, inaugurati dal presidente Stefano Bonaccini e dall’assessore Raffaele Donini. I tempi di attesa nell’ultima settimana sono stati in media 45 minuti: da un minimo di due minuti a un massimo di due ore e 14 minuti. L’83% dei pazienti che si rivolge ai Cau riceve assistenza e cura in loco. L’orario diurno continua ad essere quello a maggior affluenza, con l’82% degli accessi che avviene tra le 8 e le 20, e la fascia di età più rappresentata è sempre quella tra i 18 e i 64 anni (68% dei casi). In media si contano 17 accessi al giorno al mattino e 14 al pomeriggio. Variano invece da un minimo di uno a un massimo di 30 gli accessi giornalieri in orario notturno. Il 53% degli accessi è dovuto a problemi ortopedici o intestinali e a disturbi minori, per i quali i Cau sono nati.

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