Ravenna, nuova denuncia contro l’ex giudice di pace: crisi di pianto per il posto barca

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La bella vita a spese dell’amica. Cene al ristorante, uscite al cinema, medicinali, costi di ristrutturazione, acquisti immobiliari e generosi regali al figlio, fra sostanziosi assegni e addirittura una barca ormeggiata a Marina di Ravenna. Un tenore di vita sostenuto. Non che non potesse permetterselo - quantomeno in parte - con la sua pensione da giudice di pace. Eppure, stando agli estratti conto, pare pagasse tutto attingendo dai risparmi dell’anziana conoscente, ormai finita in casa di riposo e ignara dell’esistenza di un conto corrente cointestato con l’uomo, da lei ritenuto persona fidata. Queste le nuove accuse che arricchiscono di dettagli la denuncia sporta a inizio anno nei confronti di un ex magistrato onorario ravennate. E’ dei giorni scorsi l’integrazione di querela (la seconda) che la donna, ultra 90enne, ha depositato in Procura accusando l’ormai ex amico e il figlio di circonvenzione. Raggirata - così sostiene la signora - con la dialettica, ma anche a suon di ricatti e scenate di pianto.

L’articolo integrale sul Corriere Romagna, in edicola

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