Forlì. Manca la maggioranza, salta l’ultima commissione sull’alluvione

Forlì
  • 23 aprile 2024

Per una serie di impegni già presi in precedenza da alcuni consiglieri, sia di maggioranza che opposizione, non si raggiunge il quorum e salta questo pomeriggio l’ultima seduta della commissione speciale sull’alluvione del Comune di Forlì. Quella che avrebbe dunque dovuto partorire il documento finale e che il presidente Lauro Biondi conta di riconvocare a stretto giro di posta. Da politico navigato, l’esponente di Forza Italia dissimula rabbia e delusione, meglio sbollire e ragionare insomma, anche per non riaccendere una polemica che sull’alluvione è sempre viva. Di certo comunque il presidente si è sentito di scusarsi ufficialmente con i due ospiti della commissione, il sindaco di Cesena, e presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, e la vicepresidente della Regione Irene Priolo. Il Partito democratico invece punta il dito contro gli scranni vuoti di Fratelli d’Italia e Lega, che confermano “per l’ennesima volta l’assenza di sensibilità e consapevolezza delle gravi conseguenze del tema alluvione nonché una mancanza di rispetto verso famiglie e imprese alluvionate”. I consiglieri dem Elisa Massa, Matteo Zattoni e Soufian Hafi Alemani, presenti in Aula, sono rimasti “increduli e molto amareggiati: era molto importante quest’ultimo incontro, fortemente voluto dal presidente Biondi che ha fatto votare una proroga specifica sulla durata in occasione dell’ultimo Consiglio comunale”. Alla piattaforma Sfinge, proseguono i consiglieri del Pd, “a oggi hanno presentato la domanda 1.900 persone” e “attualmente queste domande sono sospese e in fase di valutazione da parte del Comune”. Secondo la presidente del Comitato Vittime del fango Alessandra Bucchi “gli assegni firmati dal commissario Francesco Paolo Figliuolo sono pochissimi e non tutti a Forli: ne risultano soltanto una decina, di cui cinque a Ravenna”. Insomma, per i dem “continua a regnare l’incertezza, ancora non ci sono indicazioni sul credito di imposta annunciato lo scorso autunno” e “non c’è certezza sul rimborso dei beni mobili”. Mentre “il pensiero, oltre ai rimborsi, va anche al ripristino, alla messa in sicurezza e agli interventi strutturali”. Nei Comuni confinanti, concludono i dem, “questi interventi sono stati avviati pochi giorni dopo l’alluvione” e sono definiti “anche gli ultimi lavori strutturali, di ripristino e di messa in sicurezza”. Forlì, invece, è “rimasto inerme” e non ha avviato “alcun lavoro mirato a proteggere la nostra città da un eventuale evento anche soltanto simile all’alluvione dello scorso anno”, concludono.

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