Il sindaco di Coriano: “Alluvione, il Comune avrà i finanziamenti”

Coriano
  • 05 ottobre 2023

Il Comune di Coriano è stato ammesso tra i destinatari dei finanziamenti per i danni subiti in seguito all’alluvione dello scorso maggio. Ne dà l’annuncio il sindaco Gianluca Ugolini che ritiene «la notizia estremamente positiva». Questi fondi rappresentano un passo significativo verso la messa in sicurezza e il recupero delle aree più colpite, come Cerasolo Ausa, la zona artigianale con lo stabilimento Fontanot, i guadi di Ospedaletto e Pian della Pieve, Mulazzano e la zona prospiciente al Marano.

La tempestività con cui il generale Figliuolo e il governo hanno risposto alle richieste del Comune di Coriano è degna di nota, spiega Ugolini, «dimostrando un impegno concreto verso la ricostruzione delle zone colpite dal maltempo di maggio scorso. Il sopralluogo dei rappresentanti del governo sul territorio corianese ha contribuito a evidenziare l’entità dei danni e l’urgenza di intervenire». Il primo cittadino ringrazia dunque il governo per «il veloce riscontro avuto dopo l’incontro del 13 settembre, successivo ai sopralluoghi dei mesi scorsi del vice ministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, e per aver accolto tutte le nostre richieste». Una volta comunicato l’importo delle risorse destinate l’amministrazione si metterà «immediatamente al lavoro per ripristinare in completa sicurezza le frazioni e i luoghi danneggiati dall’alluvione», conclude il sindaco.

È di 234 milioni di euro complessivamente per tutte e tre le regioni l’ammontare di interventi dopo l’alluvione del maggio scorso in Emilia Romagna Marche e Toscana, riguardanti soprattutto opere di difesa idraulica, compresi nell’ordinanza che il commissario Francesco Paolo Figliuolo firmerà nei prossimi giorni

Si tratta, ha sottolineato, di «un corpo numero di interventi: gli interventi urgenti per ripristino, riparazione e sicurezza sono oltre 2.600. Una buona parte è per la difesa idraulica», ha ricordato Figliuolo ribadendo che l’ordinanza conterrà anche un «quadro di semplificazione importante» che verrà «inserito anche per gli interventi sulla rete viaria e le altre opere», confortato dai pareri favorevoli di Anac e ministeri interessati.

L’evento è avvenuto dal 15 maggio al 17 maggio e ha causato l’esondazione di 21 fiumi e allagamenti diffusi in 37 comuni, causando almeno un migliaio di frane, di cui circa 300 più significative concentrate in 54 comuni.

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