Rinviata la conferenza dei servizi per il progetto eolico Badia del vento: «Le motivazioni non sono state chiarite»

Valle Savio
  • 23 aprile 2024

La Regione Toscana ha rinviato a data da destinarsi la conferenza dei servizi che si doveva tenere il 18 aprile per l’impianto eolico industriale “Badia del Vento” che dovrebbe sorgere in alta Valtiberina al confine con la Romagna. A renderlo noto i comitati Crinali Bene Comune e Appennino Sostenibile. «Le motivazioni non sono state chiarite nel comunicato pubblicato sul sito della Regione Toscana, ma nel frattempo erano arrivate ulteriori osservazioni e contributi tecnici che evidenziano l’insostenibilità di impianti eolici di proporzioni enormi sui fragili crinali dell’alta Valmarecchia e Valtiberina», fanno sapere.

Tra questi riportano quello della Direzione della tutela dell’ambiente della Regione Toscana che ha concluso il proprio contributo istruttorio evidenziando che persistono «elementi di dubbio sull’assenza di incidenze negative significative sull’integrità dei Siti Natura 2000 ... e su specie di interesse per la conservazione caratterizzanti ...». Dello stesso parere anche il Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello.

Non favorevole anche il parere della regione Emilia Romagna di cui riportano tre considerazioni: «non vengono superate le criticità in merito alla coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale regionale e l’idoneità delle aree per l’installazione di impianti eolici; permane una significativa interferenza con il profilo del crinale, dei coni visuali e dei punti di vista; risultano potenziali effetti negativi e significativi del progetto sulle componenti ambientali (paesaggio, avifauna, chirotterofauna e rumore)». Analogamente alle motivazioni già espresse dalla Provincia di Forlì-Cesena anche quella di Rimini ha scritto che «il progetto proposto altera negativamente e irrimediabilmente l’assetto paesaggistico, naturalistico e geomorfologico». Il Ministero dei Beni culturali attraverso le due soprintendenze Romagnola e Toscana, hanno confermano in più sedute i propri giudizi di incompatibilità paesaggistica.

Hanno sottolineato il fatto che la zona in cui dovrebbe sorgere è zona di dissesto idrogeologico anche l’Unione dei Comuni Valmarecchia, parere negativo in linea con quello dei comuni riminesi. «Insostenibile dal punto di vista tecnico-legale - scrivono i comitati -, come ben evidenziato da esperti dello studio Legale Boldrini di Rimini, incaricato dal Comune di Casteldelci, che fornisce un lungo e dettagliato resoconto sulla normativa vigente e sulla giurisprudenza in materia, evidenziando i molteplici profili di illegittimità di “Badia del Vento” anche in relazione allo studio sulla ventosità che è stato secretato dalla Regione Toscana dietro richiesta del proponente». «Insostenibile per le principali associazioni ambientaliste, culturali, di tutela del paesaggio che hanno pubblicato molteplici osservazioni -. Insostenibile per il mondo politico bipartisan, per la Confcommercio e per l’associazione albergatori di Rimini, per il mondo della cultura e dell’università che si sono ripetutamente spesi in comunicati stampa e in lettere aperte alle istituzioni».

«Viene da chiedersi - concludono - che cosa va ancora detto e che cosa va ancora dimostrato per far sì che il buon senso possa guidare la scelta della Regione Toscana?».

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