Montiano, infermiere in pensione si mette a costruire armature medievali e rinascimentali

Cesena

Renato Belletti e le sue armature, vanto di Montiano. Belletti, montianese doc, 77enne, una ventina di anni fa è andato in pensione dopo una vita come infermiere di sala operatoria al’ospedale Bufalini di Cesena. Così ha potuto dedicarsi anima e corpo alla sua grande passione legata alla creazione rievocativa di armature medievali.

Una grande passione

Belletti partecipa anche alle principali fiere del settore e il mese scorso è stato a quella di Piacenza intitolata “Armi e bagagli”, la più grande manifestazione italiana per operatori e appassionati della “Rievocazione storica”, svoltasi al quartiere fieristico di Piacenza, un appuntamento imperdibile per chiunque operi nel settore storico/rievocativo. La fiera durata un intero weekend prevedeva incontri per rievocatori storici alla ricerca di accessori per il proprio equipaggiamento, o per enti e organizzazioni alla ricerca di gruppi storici o artigiani per elevare la qualità delle proprie manifestazioni.

La testimonianza

«Da anni mi diletto a costruire armature di tipo medievale in lamiera di vari spessori - racconta - Per realizzare un’armatura può servire anche un mese di lavoro. Io lo faccio esclusivamente per hobby e sono un autodidatta. Le mie armature sono riproduzioni di quelle risalenti al periodo medievale del 1400-1600, con rifiniture italiane e tedesche che ho studiato con attenzione. Un’armatura con piastre e sopra piastre può pesare sui 30 chilogrammi e veniva utilizzata anticamente dai cavalieri per resistere ai colpi da taglio. Non costruisco spade e lance, perché servirebbe una fucina e non un piccolo laboratorio come il mio. Prima eseguo le parti dell’armatura in cartone e poi sopra le trasporto sulla lamiera che intaglio a mano. La mia è una passione storica che coltivo fin da ragazzo, quando sfogliavo le riviste di storia illustrata o frequentavo i musei, e ne rimanevo affascinato».

Le mostre

«Ho esposto nel tempo le mie opere a Montiano al centro culturale San Francesco – informa Belletti – ma anche a Longiano, all’ufficio turistico. Nelle bandiere o sugli scudi spesso dipingo i simboli araldici dei principi Spada che governarono per molti anni a Montiano. Si tratta di tre spade e gigli fiorentini che erano tipici della casata mobile». «È un lavoro che richiede molta pazienza - conclude Belletti - ringrazio mia moglie Maribruna che mi permette di coltivare questa passione, consentendomi di invadere con le armature anche parte della nostra casa a Montiano».

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