Choc a scuola a Cesenatico, arrestata maestra di sostegno forlivese per maltrattamenti a un bambino di 7 anni: decisive le intercettazioni audio e video

Cesena
  • 28 marzo 2024

Una maestra di sostegno che lavora in una scuola elementare nella zona di Cesenatico è stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti nei confronti del bambino di 7 anni di cui doveva occuparsi e contro il quale avrebbe invece rivolto schiaffi, spintoni e insulti. La donna, una forlivese di 63 anni, si trova ai domiciliari in seguito alla notifica del provvedimento disposto dalla Procura dopo le segnalazioni pervenute dai genitori del piccolo e dalle altre docenti della scuola. L’indagine scaturisce da una segnalazione da parte di alcuni maestri di una scuola primaria, che notando gli atteggiamenti aggressivi di una collega insegnante di sostegno verso il bambino che le era stato affidato, hanno informato i carabinieri di Cesenatico. L’attività investigativa, condotta mediante intercettazioni audio-video, ha permesso di accertare vari tipi di maltrattamenti consistenti in strattonamenti, tirate di orecchie, piccoli schiaffi, spintoni, oltre a frasi ingiuriose e umilianti. La donna, dopo le formalità di rito, è stata posta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Il sindaco Gozzoli: “Triste e amareggiato”

Così il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli in una nota:Sono molto triste e amareggiato per quello che è successo in una scuola del nostro territorio. Non posso che condannare il comportamento di questa maestra che si è macchiata di un comportamento grave, scorretto e anche vile. Lavoriamo da anni per il sostegno e la tutela di tutti i cittadini con disabilità, ancora di più se si tratta di bambini ed è inaccettabile quello che è successo. Sono vicino alla famiglia di questo bambino che abbraccio calorosamente e che spero di poter incontrare presto perché Cesenatico è una comunità in cui fatti come questi non possono e non devono accadere. La scuola è un luogo di apprendimento sì ma anche di calore umano e di accoglienza. L'unico spiraglio di luce in questa vicenda così cupa è che a denunciare i fatti e a far partire le indagini sia stata una collega, segno che l'ambiente scolastico è sano, responsabile e in grado di difendersi da questi casi isolati. Sono in contatto continuo con il dirigente scolastico con cui c'è da sempre grandissima collaborazione. Ringrazio anche i Carabinieri per l'efficacia del loro operato”.

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