Cesenatico, ponte del Gatto insicuro: mutuo da 1,5 milioni per rifarlo, si punta ad aprire il cantiere a fine 2024

Ponte del Gatto da rifare: messo subito a bilancio il finanziamento necessario, che ammonta a 1,5 milioni di euro. Nel preventivo 2024 che la giunta si appresta a presentare in Consiglio comunale è stata inserita l’opera, che è fondamentale per chi da Cesena vuole accedere in modo diretto al cuore di Cesenatico. Fatto quel passo, bisognerà poi accelerare le procedure tecniche e l’iter autorizzativo e amministrativo per lanciare al più presto la gara d’appalto e poi dare il via ai lavori.
I tempi
L’attuale ponte (la cui denominazione ufficiale è San Giuseppe ma che tutti chiamano “Del Gatto”), così come quello in viale Roma, a cui si sta per mettere mano, non è più sicuro. E allora, nella migliore della ipotesi alla fine del prossimo anno, o al massimo nella prima parte del 2025 si punta a cantierare l’intervento.
Il mutuo
Per procurarsi la somma di 1,5 milioni che servirà, il Comune intende accendere un mutuo “istituzionale” tramite Cassa Depositi e Prestiti. Un’operazione da fare parallelamente ai vari passaggi per la definizione dei progetti preliminare, esecutivo, definitivo.
Ponte sgravato ma non basta
Il ponte Del Gatto si trova in una posizione nevralgica, facendo da cerniera all’ingresso porto canale, con via Cesenatico e assicurando i collegamenti del cento urbano tra levante e ponente. Sopra ci passa la linea ferroviaria. I tecnici hanno accertato che non più in grado di sopportate tutto il peso dei numerosi automezzi che lo attraversano quotidianamente.
Già nel corso dell’ultima estate lo si è alleggerito un po’ introducendo il divieto di transito ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate (camion, autobus di linea, pullman e autocarri).
A partire dal 2 ottobre si è poi data un’ulteriore stretta al passaggio, che adesso è consentito solo per le auto a senso unico, in direzione da Levante a Ponente.
Ricostruzione-montaggio
Una volta che verrà demolito il vecchio ponte non più sicuro, l’idea è di realizzarne uno nuovo, probabilmente fabbricato altrove, da montare poi in sostituzione del precedente. Questa sarebbe l’indicazione data dai tecnici. Ma considerata la posizione e la storia, prima di dare il via libera a questa soluzione, bisognerà chiedere la valutazione della Soprintendenza.