Cesena: dati drammatici nei primi 10 mesi per gli incidenti mortali sul lavoro

Cesena
  • 06 dicembre 2023

«Il panorama della sicurezza sul lavoro in Romagna nel corso del 2023 rivela una tendenza positiva nei primi 10 mesi dell’anno, con una riduzione significativa degli infortuni denunciati sia a livello regionale che provinciale. Tuttavia, emergono alcune criticità che richiamano l’attenzione sul fronte delle malattie professionali».

A sviscerare i dati sull’infortunistica lavorativa è la Cisl Romagna che mette a fuoco le varie situazioni territoriali “congelate” al mese di ottobre.

«A Ravenna le denunce di infortuni sono diminuite del 4.85%, raggiungendo quota 5.732, mentre la provincia di Forlì-Cesena ha evidenziato un calo del 3.61%, con 5.791 casi. Anche Rimini registra un calo del 2.49%, con un totale di 4.303 denunce. Questi dati positivi sottolineano l’importanza delle misure di prevenzione adottate, ma al contempo mettono in luce la necessità di mantenere elevata l’attenzione su questo fronte».

Morti

Preoccupano i dati riguardanti gli infortuni mortali: le segnalazioni di incidenti mortali sono state complessivamente 77 (+5) nella regione Emilia-Romagna, registrando un incremento del 6,94%. A Ravenna si sono verificati 9 incidenti (-1), mentre a Forlì-Cesena se ne sono contati 13 (+5) e infine Rimini ha registrato 2 incidenti (-2). Nel cesenate soltanto nel mese di ottobre sono stati tre gli incidenti mortali sul lavoro. Un imprenditore edile in itinere andato a sbattere col suo furgone contro un bus di linea, un operaio agricolo schiacciato dal muletto che guidava ed un operaio edile stritolato dagli ingranaggi di una betoniera.

Un ulteriore motivo di allarme è rappresentato dalle malattie professionali, che richiedono una maggiore attenzione e intervento. Nel 2022, a Rimini le malattie riconosciute hanno mostrato un preoccupante aumento del +4.40%, mentre nella provincia di Forlì-Cesena si è registrato un incremento significativo del +24.91%. Solo a Ravenna si è verificato un incoraggiante calo del -39.61%.

Timori

«Mi preoccupa profondamente l’incremento degli incidenti mortali nella regione emiliano-romagnola - dichiara Gino Taraborelli, Rappresentante per la Sicurezza Territoriale di CISL Romagna - Nonostante il calo degli infortuni denunciati, l’aumento del 6.94% negli incidenti mortali richiede una seria riflessione da parte di tutte le parti coinvolte, dalle aziende alle istituzioni. È cruciale che ci sia un impegno di tutti per garantire un ambiente di lavoro autenticamente sicuro. L’aumento delle malattie professionali, soprattutto nella provincia di Forlì-Cesena e Rimini, richiede un’azione immediata e mirata. La sicurezza e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici deve essere il fulcro di ogni decisione e strategia aziendale».

«Per affrontare questa sfida, è essenziale riconoscere il ruolo centrale dei lavoratori e delle lavoratrici - continua Taraborelli - Non sono semplici esecutori, ma portatori di conoscenze preziose sulle dinamiche quotidiane del lavoro. È importante poi investire sulla formazione e l’addestramento non come un evento isolato, ma come un processo continuo che evolve insieme alle esigenze e alle dinamiche del contesto lavorativo. Implementare programmi di formazione continua ed efficace per tutti i lavoratori è essenziale per rafforzare la consapevolezza sulla sicurezza sul lavoro e promuovere comportamenti responsabili».

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