Il proliferare di progetti per impianti eolici al confine tra i Comuni toscani di Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano e quelli romagnoli di Verghereto e Casteldelci trova la netta contrarietà del sottosegretario al ministero della cultura Vittorio Sgarbi.
Il no di Sgarbi
«La difesa del paesaggio è un fatto serio», sottolinea Sgarbi, indignato per le «proposte oscene» di alcuni sindaci che puntano su compensi e compensazioni per i territori sui quali gli impianti verrebbero realizzati. «Qua si parla di pagare i Comuni per il sacrificio di territorio e di paesaggio – continua il sottosegretario – ma per ferite di questo tipo non ci sono compensazioni che tengano. I sindaci devono essere i primi a denunciare. Questa è pura mafia, occorre denunciare i tentativi di comprare sindaci. Le Regioni spesso hanno in mano la decisione finale, devono ascoltare i cittadini. È la sensibilità e il movimento dei cittadini la difesa principale contro situazioni che colpiscono il territorio e il paesaggio e che meriterebbero forte attenzione da parte degli organi antimafia. Occorre anche che personalità vicine a questo governo e alla Meloni si esprimano e prendano posizione. Gli elettori che votano Meloni non sono d’accordo su interventi che rovinano il paesaggio. Paesaggio è una parola che oggi si usa poco, ma il paesaggio è l’identità di un territorio». È ben deciso il sottosegretario nella sua posizione contraria al proliferare dell’eolico, e chiama in causa direttamente i rappresentanti dei cittadini, i sindaci. «La nostra è una posizione molto ferma – continua Sgarbi – e occorre una posizione radicale dei sindaci, occorre un pronunciamento dei sindaci sul piano pubblico. Convocherò presto i sindaci al ministero per una conferenza stampa». Conferma tutto il suo impegno contro il proliferare dell’eolico Sgarbi, che ha già incaricato anche il proprio assistente, il forlivese Sauro Moretti, e sono cominciati i contatti coi sindaci dei Comuni interessati per promuovere prese di posizione condivise contro il rilascio di autorizzazioni alle richieste in corso. Il sottosegretario Vittorio Sgarbi, forte dell’esperienza vissuta in Sicilia, ricorda anche come buona parte dell’impero economico di Matteo Messina Denaro avesse a che fare con gli impianti eolici.
Il no della Soprintendenza
Intanto le Soprintendenze, chiamate ad esprimere il loro parere sui vari progetti, procedono. Come nel caso della Soprintendenza di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, che ha espresso il proprio parere negativo sulla proposta di parco eolico “Passo di Frassineto”. Il progetto prevede l’installazione di 7 aerogeneratori tra i Comuni di Pieve Santo Stefano e di Badia Tedalda ma anche la Soprintendenza romagnola è stata chiamata a esprimere il parere sui possibili impatti paesaggistici dell’opera sul territorio di competenza (e cioè in questo caso i Comuni di Verghereto e di Casteldelci).
nessun problema portate le bollette agli ambientalisti e al dottor Sgarbi