Il Forlì è intenzionato a ripartire per confermarsi in zona play-off

Il senso perduto del Forlì per il gol. I Galletti non sono più la gioiosa macchina da guerra della serie D, lo dicono i numeri: 25 reti lo scorso campionato dopo 13 giornate, 15 quest’anno. Quando riescono a segnare, tuttavia, i punti arrivano quasi sempre.

Per superare l’ostacolo Campobasso, di scena questa sera al Morgagni (ore 20.30), sarà fondamentale tornare a essere incisivi sotto porta, cosa non riuscita, invece, domenica nel match perso 1-0 con la Juve Next Gen. Un’analisi condivisa in parte dal tecnico biancorosso Alessandro Miramari: «Siamo sempre alla ricerca del gol, ma non riusciamo a farne tanti. Purtroppo, abbiamo perso quell’imprinting di gare ad alto punteggio che ci caratterizzava la passata stagione».

Gara tattica

Il Campobasso, sotto questo profilo, ha fatto meglio, come testimoniano i 18 centri all’attivo. I molisani, però, subiscono altrettanto (17 reti al passivo), pertanto potrebbe essere ragionevole attendersi una partita ricca di gol. Non è di questo avviso Miramari: «Affronteremo un avversario con un grande potenziale, tuttavia non abbiamo preparato l’incontro da questo punto di vista. Anzi, mi aspetto una gara più tattica che aperta. Il Campobasso non è una squadra che va all’arrembaggio e subisce tante transizioni».

Come domenica con la Juve Next Gen, il Forlì dovrà quindi provare a stanare gli avversari. Al Moccagatta di Alessandria, l’operazione non è riuscita ed è arrivata la quinta sconfitta stagionale, dopo 5 risultati utili consecutivi. Sconfitta che tuttavia non sembra aver lasciato strascichi: «Ci siamo allenati bene. I ragazzi sono dei veri professionisti, nulla da dire. Certo, anche se poi non abbiamo interpretato ogni gara nel migliore dei modi. D’altra parte, siamo in mezzo a un percorso, ci può stare».

Chi per Manetti?

Contro il Campobasso, però, bisogna tornare a far risultato, anche se mancherà Manetti, squalificato dopo l’espulsione rimediata domenica. Un’assenza pesante, visto l’apporto assicurato dal giovane terzino destro sia in fase difensiva sia di spinta. Al suo posto, probabile l’impiego di Mandrelli, nonostante il tecnico non escluda altre soluzioni: «Per determinate caratteristiche, è il suo sostituto naturale, ma ci sono giocatori con peculiarità tali da farci propendere per scelte differenti. Chiunque giocherà, siamo sereni: sarà poi il campo a dirci se la decisione sarà stata azzeccata o meno».

Obiettivo 40 punti

Con la 14a giornata alle porte, si avvicina la fine di un girone d’andata che ha visto il Forlì stabilmente in zona play-off. L’obiettivo della società, però, era e resta la salvezza, da conquistare il prima possibile. «Se tutte le squadre terminano il campionato, credo che con 40 punti si possa essere tranquilli. La quota, tuttavia, può variare in funzione di ciò che accadrà a una delle società che oggi ha forti problematiche».

Anche per questo il tecnico non si è dato una tabella di marcia: «Ha poco senso, ragion per cui non ci siamo prefissati un determinato punteggio cui arrivare al giro di boa, tanto più che ogni domenica le aspettative iniziali possono essere smentite in senso positivo o negativo. L’importante è essere competitivi per la categoria e conquistare il maggior numero di punti possibile».

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