San Marino, caso pedofilo, l’opposizione: “Commissione d’inchiesta”

San Marino

Sammarinese condannato per pedofilia, richiesta una commissione di inchiesta dalle forze di opposizione (Rete, Repubblica futura e Domani-Motus Liberi) assieme alla consigliera indipendente Michela Pelliccioni. Nel dettaglio si impegna il Congresso a depositare entro il prossimo 30 settembre un progetto di legge per l’istituzione di una commissione di inchiesta la quale, entro il mese di novembre, metta nero su bianco una relazione puntuale sui fatti e sulle responsabilità connesse alla condanna del 27enne sammarinese, Steven James Raul, “per reati di violenza sessuale aggravata e continuata a danno di più minori” consumati nel 2021 in Carpegna.

E non finisce qui. I firmatari dell’odg impegnano la commissione per gli Affari di Giustizia a mettere a disposizione di tutti i consiglieri la relazione stilata dal segretario competente, Stefano Canti. Si chiede, infine, al Congresso «di promuovere tutte le iniziative affinchè siano tempestivamente comunicati i procedimenti penali a carico di ogni soggetto residente in Repubblica». La vicenda, anche in ragione dell’incarico lavorativo di James presso istituti scolastici sammarinesi, «ha generato enorme clamore e indignazione nella cittadinanza», sfociati nella manifestazione pubblica del 4 settembre sul Pianello. A non convincere sia l’opposizione che Pelliccioni è la relazione sui fatti del segretario Canti, liquidata come «carente, sotto numerosi profili, e non utile a ricostruire l’intera vicenda sotto il profilo delle responsabilità». A sollevare un vespaio è soprattutto il punto dove si afferma «come non fosse possibile mettere a conoscenza la Pubblica amministrazione dei fatti, oggetto della condanna» in ragione di un’asserita segretezza «in realtà assente» perché James era già a conoscenza «della richiesta di estradizione».

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