Rocca San Casciano. Muore giovane volontario della Festa del falò

Mentre tutto è pronto per la magica notte di Rocca San Casciano che torna con la tradizionale Festa del falò, il rione “Borgo” piange la prematura scomparsa di uno dei suoi giovani volontari, Alfredo Camporesi. L’uomo, 42 anni, si è spento nella notte tra martedì e mercoledì a seguito di un infarto che non gli ha lasciato scampo. Il paese, pronto a fare festa, è sotto choc per la triste notizia. «Eravamo tutti molto carichi, sono state settimane di fermento e di grandi preparativi - racconta la presidente del Borgo, Gloria Spada -. Purtroppo da poco abbiamo appreso della scomparsa improvvisa di uno dei nostri ragazzi, un giovane volontario che si è sempre speso nell’organizzazione della Festa del falò». Per il momento l’appuntamento più atteso dell’anno non sembra essere rimandato, nonostante questa triste pagina che ha colpito il rione Borgo, il quale in questi mesi ha lavorato alla preparazione dei carri allegorici che quest’anno richiamano ad una sorta di Peter Pan rivisitato.
Anche dall’altra parte fervono i preparativi in vista di sabato sera, il rione Mercato da molte settimane si sta cimentando con la preparazione dei carri a tema giungla. «Dopo tre anni di stop imposto dal protrarsi della pandemia, finalmente torna l’appuntamento che mancava a tutto il paese di Rocca San Casciano - dice il presidente del rione Mercato, Matteo Mancini -. Ho notato, rispetto ad altri anni, che tra i cittadini c’è stata molta più voglia di mettersi in gioco e la partecipazione è enorme. E’ bellissimo poter constatare che da due o tre mesi i ragazzi del rioni si ritrovano per allestire lo spettacolo che andrà in scena sabato. A questo punto che vinca il migliore, ma soprattutto che sia una grande festa per il paese».
Infatti con l’accensione di giganteschi falò da parte dei due rioni, circondati da un suggestivo spettacolo pirotecnico, ci si ritrova immersi in un’atmosfera davvero magica. La competizione continua con le sfilate di carri allegorici e si conclude con i balli in piazza fino a notte fonda. Lungo le sponde del fiume Montone in mezzo alle tifoserie agguerrite del Borgo e del Mercato, bruceranno i maestosi pagliai di ginestre o meglio di “spini” come vengono chiamati ancora oggi in quanto fino a qualche decennio fa venivano utilizzati rovi e sterpaglie. Dalle 12 di sabato aprono gli stand gastronomici, e dalle 15 parte l’intrattenimento. Dalle 17, queste sono le novità per il 2023, all’area food “yellow” musica live e spettacolo affidato al Caffè degli artisti di Cesenatico, mentre all’area food “green” dj set del Papeete beach.
L’accensione è prevista per le 21.30 e in un attimo ci si gioca mesi di lavoro, di studi e tattiche: la “chiusura”, la rapidità e l’altezza delle fiamme sono i fattori che determinano la migliore accensione di cui, come nelle migliori competizioni, si discuterà per mesi. Infatti, nessuna giuria assegnerà un premio al vincitore: i rocchigiani sapranno quale pagliaio è bruciato meglio e ha originato fiamme più vive. Dopo la magia del fuoco, alle 21.45, è la volta dei “botti” una gara fra i due rioni che propongono i loro spettacoli pirotecnici che non sono i soliti fuochi d’artificio ma vere “scariche” esplosive che hanno sostituito gli antichi “mortaletti”. Più tardi, alle 22. 45 la festa si sposta in piazza dove sfileranno i carri allegorici con centinaia di figuranti in costume. La sfilata dei rioni si ripeterà domenica a partire dalle 16.30.

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