Uccise la moglie a coltellate poi si gettò con lei in auto nel Po: estinto il reato dell’assassino

Rimini
  • 04 novembre 2025

RIMINI. La morte del colpevole avvenuta prima della condanna estingue il reato. Per questo il pm Luca Bertuzzi ha chiesto al gip l’archiviazione nei confronti di Stefano Del Re, il 55enne che nel luglio di un anno fa prima uccise la moglie Lorena Vezzoli a coltellate per poi suicidarsi, gettandosi all’alba insieme alla donna con l’auto nel Po a Casalmaggiore, in provincia di Cremona. Un atto dovuto, il quale mancava solo di essere reso pubblico, che il giudice ovviamente accoglierà. Dalla consulenza medico legale disposta dalla Procura di Cremona era emerso che si era trattato di un femminicidio, con l’uomo forse ossessionato che la moglie potesse avere un nuovo compagno, nonostante il rapporto tra i due fosse già finito a marzo. Il decesso della 53enne era infatti da attribuire a “shock emorragico conseguente a lacerazioni aortiche e cardiaca compatibili con l’utilizzo di un’arma da punta e taglio”, mentre il decesso di Del Re ad un’asfissia da annegamento. Gli elementi raccolti nelle indagini, grazie anche alle testimonianze dei figli minori della coppia e della madre dell’uomo e ai tabulati telefonici, hanno stabilito che l’omicidio sarebbe avvenuto tra le 16 e le 16.40 del 4 luglio nella loro casa a Santarcangelo (come emerso anche dalle tracce di sangue rinvenute), dove l’uomo era passato a prenderla, e che l’unico autore era stato il marito. Per questo la Procura ha ritenuto superfluo procedere con la già autorizzata estrazione per successiva comparazione del profilo Dna dai campioni ematici. Nel telefono della donna sono poi stati trovati messaggi inviati dal marito in cui l’uomo ammetteva che a Lido Po sarebbe finita la loro storia d’amore. In auto, così come testimoniato dalle telecamere di videosorveglianza del porticciolo.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui