Rimini verso un piano taglia consumi: “Allineati al Governo”

Rimini tra i primi Comuni ad abbassare la temperatura dei propri edifici pubblici per contenere i consumi e ora anche il governo, con un emendamento al decreto del taglio bollette, prevede misure che vanno nella stessa direzione. L’assessore alla transizione ecologica del Comune di Rimini, Anna Montini, parla di “un piccolo passo, ma necessario”, quello “dell’introduzione di misure per il contenimento dei consumi per gli edifici pubblici”. Forse, aggiunge, “è una goccia nel mare rispetto alla crisi energetica, ma può anche rappresentare un punto di partenza per una nuova politica di risparmio e per un utilizzo consapevole delle risorse”. Nel dettaglio, la nuova norma prevede che dall’1 maggio e fino alla prossima primavera la media ponderata delle temperature nei singoli ambienti degli edifici pubblici non superi i 19 gradi centigradi (+2 gradi di tolleranza) in inverno e che non possa essere minore di 27 gradi (+2 gradi di tolleranza) in estate. “Il ritocco al ribasso di un grado coinvolgerà tutti gli edifici pubblici, ad eccezione di ospedali, cliniche e case di cura- chiarisce Montini- ed è allineato a quanto già abbiamo messo in campo come Comune, abbassando già da inizio anno la temperatura degli edifici pubblici a 19 gradi, scuole escluse”. La misura già intrapresa da Rimini “fa parte di un percorso di razionalizzazione delle risorse e dei consumi che che sfocerà nella presentazione a breve di un vero e proprio ‘Piano integrato dell’energia’ per gli edifici di competenza comunale- annuncia l’assessore- e che comprendono ad esempio una maggiore flessibilità nell’accensione o spegnimento degli impianti, sia di riscaldamento sia di illuminazione, sulla base delle reali condizioni ed esigenze climatiche e ambientali”. 

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