Rimini. Senza lavoro, si inventa ladro: «Ho la figlia da mantenere»

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«Chiedo scusa, so d’aver fatto una sciocchezza. Ma sono venuto in Riviera a fare la stagione estiva. Da settembre non lavoro, non prendo il reddito di cittadinanza, dono divorziato ed ho una figlia cui pensare». Così si è difeso ieri mattina davanti al Tribunale di Rimini, il 45enne arrestato poche ore prima mentre cercava di fuggire dal negozio di via Flaminia preso di mira e dove era entrato dopo aver preso a martellate una vetrata. Proprio il frastuono provocato dai colpi sul cristallo aveva buttato giù dal letto un residente della zona che ha chiamato il 112 (Numero unico emergenze). Sul posto è arrivata una Volante dell’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico della Questura. Il ladro non aveva però portato a termine l’operazione. Il vetro era ancora su e di lui non c’era traccia. La pattuglia si è così messa alla sua ricerca. Sperando di prendere in contropiede gli agenti l’uomo però è tornato sui propri passi ed ha aperto un buco nella vetrata del negozio. Una volta dentro ha puntato al registratore di cassa che ha scassinato per mettersi in tasca una manciata di monete l’equivalente di una ventina di euro. Purtroppo per lui, però, un altro residente svegliato aveva ridato nuovamente l’allarme. E questa volta, quando la Volante è arrivata, l’ha sorpreso mentre stava riattraversando il foro provocato, questa volta per fuggire. Quello di via Flaminia, scopriranno gli agenti in Questura, era stato il secondo colpo della nottata. Il primo lo aveva messo a segno in una farmacia di San Giuliano.

Processato per direttissima, difeso dall’avvocato Mara Bollini, dopo la convalida dell’arresto il 45enne è stato rimesso in libertà senza alcun obbligo; il pubblico ministero aveva invece chiesto il divieto di dimora a Rimini e provincia. Il processo è stato poi aggiornato al 21 gennaio prossimo la data di chiusura del dibattimento. Che si potrebbe concludere anche con l’assoluzione del 45enne nonostante sia stato trovato con le mani nel sacco. La riforma dell’ex ministro Cartabia che entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio, infatti, prevede che la perseguibilità dell’imputato possa avvenire anche in caso di reati come il furto, solo dopo la presentazione della querela della parte lesa. In questo caso non ancora presentata.

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