Rimini. Protesta delle categorie economiche, piazza piena

Archivio

“C’è chi dice no”: la manifestazione organizzata da Mio porta in piazza le categorie penalizzate dalle chiusure. Tanta le persone che hanno deciso di unirsi in piazza Tre martiri, chiedendo a gran voce di poter lavorare. A prendere parola sono stati ristoratori e baristi, ma anche ambulanti, taxisti e rappresentanti di palestre, parrucchieri e centri estetici e del settore di sagre e fiere, bloccato dalla scorsa primavera. Una manifestazione a cui i lavoratori hanno aderito spontaneamente, manifestando dal palco coesione e solidarietà nei confronti di tutti i comparti. Oggetto delle critiche le decisioni prese dai Governi Conte prima e Draghi ora e le ordinanze emanate dal ministro Speranza. Le richieste riguardano tutte le riaperture, perché i ristori e i sostegni messi a disposizione non sono considerati sufficienti. Ad aprire la manifestazione è stato il discorso di Lucio Paesani, gestore del Coconuts e rappresentante della sezione emiliano-romagnola del Mio.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui