Perché Gioacchino “Gino” Leonardi ha tolto la vita alla moglie Svetlana Ghenciu sparandole due colpi di pistola da tiro alla schiena e poi ha rivolto l’arma contro di lui? È la domanda cui cercano di dare una risposta da lunedì pomeriggio gli investigatori della Squadra mobile della Questura di Rimini e il pubblico ministero Annadomenica Gallucchi che coordina le indagini sull’ennesimo femminicidio avvenuto a Rimini, scoperto dal figlio 16enne della coppia al rientro dal fine settimana in compagnia della fidanzata. A partire dal ragazzo per arrivare ai parenti più stretti della madre, che lo stanno ospitando e si spera possano continuare a stargli vicino per aiutarlo assieme a degli specialisti a superare un trauma così grande, agli inquilini e amici del palazzo di via Gambalunga 74 dove i coniugi abitavano in un appartamento al terzo piano, nessuno ha fornito fino ad ora un solo appiglio che possa servire da spiegazione.

Rimini, la morte di Svetlana resta un mistero
