Ravenna, parla il padre del ragazzo accoltellato: “Nessun messaggio dal Comune”

RAVENNA - «Mi rendo conto di essere uscito un po’ dal seminato», ammette Francesco Patrizi, padre del ragazzo accoltellato a Ravenna, che oggi sulle pagine del Corriere Romagna torna a parlare dopo lo sfogo a caldo che aveva fatto discutere. «Le parole sono state dure, me ne assumo ogni responsabilità», aggiunge, ma difende la sostanza del suo messaggio: un allarme sulla sicurezza in città.
Patrizi elogia il lavoro della Questura, che ha arrestato il presunto aggressore in pochi minuti, ma accusa le istituzioni locali: «Non ho ricevuto neppure un messaggio dal Comune. Solo da Roma è arrivata un po’ di solidarietà».
Oggi, racconta, il figlio ferito sta meglio, ma «la parte più dura è quella psicologica». E rilancia la sua richiesta: «Non sono un giudice, ma un soggetto pericoloso va allontanato. Non è razzismo, è legalità».
L’intervista completa sul Corriere Romagna in edicola oggi, domenica 20 luglio