Ravenna, l’assessore Schiano: “I pini di Lido di Savio andavano abbattuti, ma la zona non resterà spoglia”

I pini di Lido di Savio andavano abbattuti, ma la zona “non resterà spoglia”. C’è un piano per piantare altri alberi “che inizierà appena possibile con alberature e specie vegetali idonee, restituendo valore ambientale e paesaggistico al viale”. Dopo gli ennesimi attacchi del gruppo di cittadini “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna” e del consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) sulla vicenda degli alberi abbattuti, è l’assessore comunale al Verde pubblico Giancarlo Schiano a intervenire. Il gruppo di cittadini, in una nota diffusa stamane, ha detto di aver incontrato, per caso, il presidente della Regione (ed ex sindaco di Ravenna), Michele de Pascale ricevendo “risposte imbarazzanti”, mentre Ancisi ha accusato Avs di aver appoggiato “il misfatto” dell’abbattimento. “L’intervento in viale Romagna”, replica sul punto Schiano, “si è svolto sulla base di una perizia tecnica redatta da uno dei principali studi italiani specializzati in stabilità arborea. Sono state effettuate prove di trazione su 15 pini del viale che presentavano problematicità e, purtroppo, dieci esemplari sono risultati pericolosi (categoria D), rendendo necessario il loro abbattimento per garantire la sicurezza pubblica”. Altri cinque pini, “per fortuna, hanno evidenziato una criticità minore (categoria C), per questo saranno monitorati, così come avviene per tante alberature della nostra città”. Detto questo come assessore al Verde pubblico “desidero ribadire che quella zona non resterà spoglia”, e le “alberature e specie vegetali” in arrivo saranno “idonee, restituendo valore ambientale e paesaggistico al viale”.
Non solo, puntualizza, “sicurezza delle persone e la tutela del verde urbano non sono obiettivi in contrapposizione, ma due pilastri complementari di una città responsabile e sostenibile”. Il verde “è un tema centrale per la qualità della vita urbana, soprattutto in relazione alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e alla rigenerazione ambientale e urbana”. E quindi, insiste l’assessore, “intendiamo lasciare un segno concreto, investendo su interventi che puntano a una Ravenna più verde, più resiliente e più vivibile”.
Il progetto per il verde nel territorio
Il Comune sta infatti attuando un progetto finanziato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, nell’ambito del programma sperimentale per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano. I lavori sono partiti in piazza Mameli, a Sant’Alberto e nel parco fluviale di via Galilei. A questi, elenca poi, si aggiungono altri interventi programmati su otto aree urbane per un totale di oltre 93.000 metri quadrati, “quasi 10 ettari” di verde da riqualificare. E sono a Savio al parco Piccioni-Cinelli (9.100 emtri quadri), A Sant’Alberto al giardino Vittime Hiroshima (15.700 metri quadri), a Grattacoppa al parco Siboni Don Carlo (8.000), a Santerno nel giardino dietro la chiesa (3.000).
In centro gli interventi sono al parco fluviale di via Galilei (40.000 metri quadri), all’ex Caserma Dante Alighieri, ora Parco Francesca da Polenta (15.000) e parcheggio piazza Mameli (1.500) E infine a Punte Alberete con la desigillazione parziale del parcheggio (1.200 metri quadri di verde). E ancora, si lavora per percorsi pedonali ombreggiati come pure alla ‘mappa della freschezza’ in collaborazione con un progetto europeo.
L’obiettivo, sottolinea ancora Schiano, “è creare una copertura vegetale continua, accessibile, funzionale e bella, in grado di migliorare la qualità dell’aria, abbassare le temperature e incentivare la socialità, soprattutto per le fasce più vulnerabili come bambini e anziani”. Insomma, “Ravenna affronta le sfide ambientali del cambiamento climatico che ci obbliga ad una revisione della progettazione del verde pubblico con una visione integrata, ambiziosa e concreta. Non si tratta solo di compensare abbattimenti, ma di trasformare i rischi climatici in opportunità di rigenerazione urbana, equità sociale e bellezza collettiva. Una città più verde è una città più giusta, più sana e più bella”, è la chiosa