Il loro abbattimento aveva suscitato un’ondata di polemiche da parte delle associazioni animaliste, con la conseguente promessa, da parte dell’assessore Igor Gallonetto, che sarebbero stati adottati metodi di contenimento meno radicali: ora il futuro delle nutrie di Parco Teodorico è stato definito nei dettagli grazie all’approvazione, negli ultimi giorni dell’anno appena concluso, di un progetto sperimentale che porterà alla sterilizzazione dei roditori. A presentare il documento all’attenzione della Giunta è stata la sezione ravennate dell’Oipa-Organizzazione internazionale protezione animali, che si farà carico dell’attuazione anche dal punto di vista economico.
Cattura e sterilizzazione
Secondo quanto illustrato da Oipa Ravenna, la cattura delle nutrie avverrà «prevalentemente al tramonto, mediante l’uso di gabbie-trappola» munite di esche alimentari e adibite in modo tale da «rappresentare una possibile tana e ridurre al minimo lo stress» per gli animali. L’elenco dei volontari incaricati dall’associazione sarà trasmesso a Comune e Polizia locale entro 15 giorni dall’approvazione del progetto, quindi non oltre il 12 gennaio. Le nutrie catturate saranno successivamente trasferite nella sede dell’associazione Amici della Pineta San Vitale e Piallasse Ravenna, dove un veterinario procederà alla sterilizzazione dei roditori «mediante laparoscopia oppure chirurgia tradizionale». Dopo «un breve periodo di degenza» e la marcatura degli esemplari sterilizzati, la destinazione finale delle nutrie, si legge nella delibera della Giunta, sarà il centro “Il Pettirosso” di Modena.
Le fasi del progetto
La proposta di Oipa presenta anche un cronoprogramma delle varie fasi del progetto: la prima, della durata di 15 giorni, prevede il censimento completo delle nutrie presenti nel parco, mentre la seconda, lunga 45 giorni, consisterà nel posizionamento delle trappole e nella successive catture. L’ultima fase si svilupperà nell’arco di 60 giorni e sarà coordinata dall’Ufficio benessere animali del Comune congiuntamente con Oipa, con l’obiettivo di «stabilire il livello di efficacia del progetto mediante opportuni sopralluoghi».