Ravenna, contagiato medico di base. Vive nel paese della pediatra

RAVENNA. Prima una pediatra, poi un cardiochirurgo. Ora anche un medico di base. Si allarga l’elenco dei casi positivi al coronavirus fra il personale sanitario. L’ultimo - che fa parte dei contagi segnalati ufficialmente mercoledì - riguarda un dottore della Casa della salute di San Pietro in Vincoli. Motivo per il quale già da ieri le antenne si sono alzate all’interno della struttura di via Pistocchi, che conta sei medici i libera scelta e un pediatra. L’accesso agli ambulatori al primo piano è stato limitato e allo stesso modo sono state attivate le misure di isolamento per i cosiddetti “contatti stretti” del dottore. Questo mentre parallelamente - è bene puntualizzarlo - sta per finire il periodo di quarantena per i bambini visitati dalla pediatra rimasta contagiata a un convegno fuori provincia e risultata positiva venerdì scorso.

Il “caso San Zaccaria”
A preoccupare, però, è una singolare coincidenza. E cioè che sia la dottoressa dell’infanzia che il medico di base risiedano entrambi a San Zaccaria, e non abbiano avuto alcun contatto diretto (non lavorano nemmeno nello stesso studio) se non attraverso conoscenze di secondo o terzo grado, i cosiddetti “contatti di contatti”. E visto che in caso di epidemie - l’Italia ne sta pagando lo scotto ora - le coincidenze cadono, l’ufficio di Igiene Pubblica sta cercando di mappare con precisione luoghi e persone frequentate dai due professionisti. Al momento la circostanza del contagio è ancora da definire. Intanto molte persone sono già state contattate e poste in regime di quarantena domiciliare. Non è chiaro se tra queste ci sono altri medici e se anche altri infermieri si siano aggiunti ai quattro già messi in isolamento preventivo. Di certo l’indagine epidemiologica è proseguita anche ieri.

Appello del sindaco
La singolarità del “caso San Zacaria” si avverte anche nelle parole del sindaco, a conoscenza degli sviluppi delle ricerche del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl Romagna. Per questo spiega che «una fortissima attenzione è necessaria nella frazione di San Zaccaria». Da qui rinnova la raccomandazione «di seguire in maniera molto rigorosa le disposizioni vigenti per tutta la cittadinanza, e cioè la massima limitazione dei contatti interpersonali, la permanenza al proprio domicilio se non strettamente indispensabile, il rispetto assoluto della quarantena e delle relative modalità per coloro che si trovano in tale situazione». In particolare, De Pascale insiste affinché il messaggio venga recepito in maniera forte «dai residenti in quel territorio: tutto questo per garantire il più possibile la sicurezza del singolo e per contenere la diffusione delle esposizioni al coronavirus, elemento importante per tutti ma in particolare per i soggetti più deboli come le persone anziane o affette da patologie croniche».

Un caso al Medical Center
Vive a Bologna ma lavora al Medical Center di Ravenna un operatore sanitario che proprio ieri è risultato a sua volta positivo al virus. L’esito del tampone è arrivato ieri ma già dal 6 marzo è in isolamento in condizioni stabili a casa. Subito è stata avviata la procedura di igienizzazione, contattando anche i rispettivi pazienti.

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