Primo semestre in territorio negativo per la movimentazione merci al porto di Ravenna. Anche se il dato non preoccupa più di tanto. Si tratta, infatti, complessivamente di quasi 13,4 milioni di tonnellate, in calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma comunque “superato, se si considerano gli ultimi 23 anni, soltanto dal primo semestre 2022”, sottolinea l’Autorità di sistema portuale. Gli sbarchi sono stati pari a circa 11,7 milioni di tonnellate e gli imbarchi a 1,6, giù rispettivamente del 2,7% e dell’8,5%. Il numero di toccate delle navi a tutto giugno è pari a 1.227, dunque 138 in meno. Sul risultato pesa soprattutto giugno, in calo del 3,1%. A livello di merci, le secche sono in calo del 3,7%, così come quelle utilizzate in container. Calo, del 2,4%, anche per i prodotti liquidi, bene invece le merci su rotabili, in crescita del 5,5%. A livello di categorie merceologiche, il comparto agroalimentare è in crescita, con oltre 2,7 milioni di tonnellate di merce movimentate, in crescita del 2,6%: tirano i cereali, su di oltre il 35%, mentre le farine scendono del 9,6%. In calo anche gli sbarchi dei semi oleosi del 6,2% e degli oli animali e vegetali, del 22,4%. Stesso trend pure per i materiali da costruzione giù del 14,8%, in particolare la movimentazione di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo; per i prodotti metallurgici, in calo dell’8,9%; per quelli chimici, giù del 2,8%. Territorio positivo, invece, per i prodotti petroliferi, in aumento del 3,3%, così come per i concimi, 22,9%.
Il calo del primo semestre dell’anno colpisce anche i contenitori: con 115.560 Teus sono diminuiti del 6,1%, quelli pieni dell’8,1%, mentre a partire da questo mese tornano positivi quelli vuoti, in crescita dello 0,7%. La merce in container supera gli 1,2 milioni di tonnellate, giù del 3,7%, con 11 toccate di navi in meno, 228. Negativo il risultato complessivo per trailer e rotabili, del 2,8% per numero di pezzi movimentati seppure in aumento del 5,5% in termini di merce movimentata. Sono comunque positivi i numeri della linea Ro-Ro Ravenna-Brindisi-Catania. Infine negativo pure il risultato per l’automotive, con 2.662 pezzi movimentati, 1.614 in meno. Per quanto riguarda le crociere, a giugno si contano 17 scali e 60.461 passeggeri, in crescita del 123%, di cui 54.716 in home port. Nei primi sei mesi dell’anno si registrano 29 scali, contro i 40 scali del 2022, e 90.418 passeggeri, su del 77%, di cui 78.983 in home port. Il traffico ferroviario nel porto registra 3.350 treni, in calo del 26%, per oltre 1,5 milioni di tonnellate di merce movimentata, in calo del 20,2%. Male soprattutto gli inerti, giù del 60%. Mentre una nota positiva arriva dal nuovo traffico ferroviario che ha trasferito dalla Germania al porto ravennate 1.158 autovetture Bmw lo scorso aprile. L’incidenza del traffico ferroviario sul traffico marittimo è pari all’11,7%. Le stime su luglio prevedono una movimentazione complessiva di 2,2 milioni di tonnellate, in calo di oltre il 12%, con un buon risultato degli agro alimentari solidi, mentre per le altre merceologie si stimano cali più o meno significativi.In calo anche la merce in container sia per tonnellate, del 22%, che per numero Teus, del 28%. Mentre si stima in aumento la merce su trailer. I primi sette mesi del 2023 dovrebbero chiudersi dunque con una movimentazione complessiva di quasi 15,5 milioni di tonnellate, in diminuzione di oltre il 5% rispetto al 2022. Tengono i prodotti petroliferi e crescono gli agroalimentari solidi e i concimi. In calo invece i materiali da costruzione, i metallurgici, gli agroalimentari liquidi e i prodotti chimici (590.000 tonnellate movimentate. Stima negativa anche per il container, buono, invece, il risultato dei trailer movimentati. Per le crociere, infine, tra aprile e luglio sono attesi 166.000 passeggeri, di cui 149.000 in home port, grazie alle 46 navi delle nove compagnie che hanno attraccato a Ravenna. Nella prima quindicina di agosto, poi, saranno circa 22.000, tra imbarchi e sbarchi.