Famiglia truffata resta senza casa vacanza: hotel riminese le offre il soggiorno

Rimini

RIMINI. L’ennesima truffa delle vacanze fa scattare una vera e propria gara di solidarietà, tanto da offrire alla famiglia raggirata, un soggiorno gratuito di quattro notti a Rimini.

Il post

Succede tramite il gruppo Facebook Sei di Rimini se... Una mamma, Laura, inserisce il suo post disperato nel cuore della notte di domenica: «Ho due bambini piccoli ai quali avevo promesso che li avrei portati al mare. Il più grande aveva fatto la sua valigina mettendo dentro solo i costumi... Saremmo dovuti partire domenica dopo 4 anni senza ferie e sacrifici. E invece la signora che ha preso la caparra per l’appartamento sul mare ha staccato il telefono... ha preso i soldi e ha distrutto il sogno di un bambino e anche le nostre finanze costringendoci a rimanere a casa perché ormai non si trova più nulla. Come può esistere gente del genere? Come faccio a dire ai miei bimbi che non si va da nessuna parte perché al mondo esistono anche questo tipo di persone? Sono distrutta».

Una storia di ordinario raggiro. Non è un caso infatti che le truffe relative alle case inesistenti, negli ultimi anni, siano aumentate in misura esponenziale. La presenza di due bimbi, però, scatena una sorta di gara di solidarietà fra i riminesi iscritti al gruppo.

Così, fra un insulto ai malviventi e la richiesta di dettagli sull’accaduto, si fa strada una possibilità quasi insperata per la famiglia. Prima un uomo lancia... il sasso: «Sto contattando un’amica che potrebbe ospitarti...». Poi si fanno avanti sia la titolare di un’agenzia immobiliare che altre persone disponibili a dare una mano: tutto in poche ore.

L’albergo giusto

Ma “l’indirizzo” giusto è quello della titolare di un hotel di San Giuliano. «Ho un albergo in gestione, ho una camera quadrupla libera ma senza aria condizionata. È a vostra disposizione per 4 giorni, forse 5, gratuitamente. Dopo mi si occupa... Se vi accontentate e mi date il tempo di prepararla, vi aspetto». Detto fatto, tanto che ieri pomeriggio, Laura, il marito e i suoi due bimbi erano già sulla spiaggia di Rimini. La turista truffata è quasi incredula: «Non avevo intenzione di chiedere nulla, volevo solo raccontare il mio dispiacere e portare i bambini al mare. Poi ho trovato una solidarietà che non mi aspettavo. Ora siamo in viaggio per Rimini: il soggiorno ovviamente lo pagherò».

Per la cronaca l’appartamento, non delle vacanze, si trovava in via Regina Elena. I contatti li ha sempre tenuti una donna, ma i dati di pagamento erano intestati a un uomo forse non italiano. Una volta incassato il denaro, due giorni prima della partenza, il telefono è stato staccato. A mettere a segno i raggiri è quasi sempre gente di fuori che, magari, Rimini non l’ha mai neppure vista. Il consiglio è di utilizzare sempre i canali ufficiali: agenzie di viaggi, turistiche o siti internet certificati (Tripadvisor e Booking, per fare qualche esempio), evitando contatti diretti via Facebook di persone che non si conoscono e non forniscono adeguate referenze.

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