Influenza, in tremila già a letto. Ma il picco deve ancora arrivare

Rimini

RAVENNA. Il picco è atteso nelle prossime settimane ma l’influenza ha già messo a letto tremila ravennati. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Istituto superiore di sanità (Rapporto Influnet settimana 51), nella settimana di Natale si è osservato un brusco aumento del numero dei casi di influenza e la curva epidemica continua a salire. La fascia di età più colpita, come avviene tutti gli anni, è quella dei bambini sotto i 5 anni. Come detto, su un totale di circa 8.600 allettati dall’influenza nel territorio dell'intera Romagna, circa tremila sono i nuovi casi nella provincia di Ravenna.

Numeri destinati a salire

Secondo il dipartimento di Sanità pubblica l’Emilia Romagna non è la regione più colpita ma arriva dopo il Trentino Alto Adige, il Piemonte, il Lazio e la Calabria come dato complessivo. Nella fascia 0-4 anni è però al quarto posto con 25 casi ogni mille bambini rispetto ai 19 casi in Italia, mentre tra gli ultra 65enni è al quattordicesimo, con 1,3 casi ogni mille anziani contro i 2,8 della media italiana. Questo significa che il virus sta girando tantissimo tra chi ha meno di 14 anni, in particolare nei più piccoli tra i quali c’è il passaggio più veloce dei virus, mentre negli anziani sta funzionando molto bene la copertura vaccinale.

Al momento ad essere presi di mira sono più i medici di base e i pediatri di libera scelta che i pronto soccorso, dove si segnala un aumento dei casi ma senza emergenza.

I virus in circolazione

Secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), stanno circolando i virus A/H3N2 e B/Yamagata, già presenti nella passata stagione influenzale. Ciò significa che una buona parte della popolazione dovrebbe essere protetta e che il vaccino dovrebbe offrire una buona copertura. Tuttavia non è ancora possibile fare previsioni sull’intensità o sul picco dell’epidemia influenzale in Europa, né si può escludere la comparsa di varianti del virus, che possono avere conseguenze pericolose per gli anziani. A predominare è il virus di tipo B (61%) su quello di tipo A (39%). Sta girando però un altro tipo di virus del ceppo di tipo B, che insieme al tipo A è il principale responsabile della sintomatologia influenzale classica.

Ci si può ancora vaccinare

L’influenza vera e propria colpisce soprattutto le vie aeree e provoca tosse, raffreddore e febbre. Inoltre è caratterizzata da uno sbalzo termico repentino con febbre sopra i 38 gradi, dolori articolari o muscolari, o almeno un sintomo respiratorio.

L’Ausl Romagna ricorda che è ancora possibile vaccinarsi: sono circa 45.500 le dosi già distribuite a novembre ai medici di famiglia

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